Test rapidi, votazioni, esercito, quarantena
– Votazioni Le votazioni federali del 29 novembre sulle iniziative popolaroi ‘per imprese responsabili’ e ‘per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico’ si svolgeranno come previsto. Lo ha affermato ieri il portavoce del Consiglio federale André Simonazzi, spiegando che la formazione dell’opinione non è limitata in modo tale da giustificare un rinvio. Continuano inoltre ad essere ammesse – nonostante il divieto di manifestazioni con più di 50 persone – le assemblee parlamentari e comunali, le dimostrazioni politiche e la raccolta di firme per referendum e iniziative, sempre che vengano adottate le misure di protezione del caso. – Test rapidi Via libera del Consiglio federale ai test rapidi per diagnosticare un’infezione da Covid-19. Meno sensibili dei normali tamponi, sono indicati soprattutto se una persona è contagiosa. L’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) ne prevede l’impiego solo per le persone con sintomi da meno di quattro giorni e non particolarmente vulnerabili e per gli asintomatici che hanno ricevuto una notifica dall’app Swiss Covid. I test rapidi (rimborsati dalla Confederazione) consentono di individuare in un quarto d’ora i casi positivi, che possono così essere immediatamente isolati. Da lunedì potranno essere effettuati anche in farmacia. Pharmasuisse indica che entro fine anno una farmacia su tre delle circa 1’800 del paese sarà in grado di offrirne.
– Esercito L’esercito ha ricevuto domanda di sostegno da parte di due Cantoni nel quadro della lotta contro la pandemia da coronavirus. È quanto indica il portavoce Daniel Reist, confermando informazioni del ‘Tages-Anzeiger’. Secondo il quotidiano zurighese, uno di questi Cantoni sarebbe Ginevra; l’altro è sicuramente Friburgo, come confermato a Keystone-Ats dalle autorità cantonali. Le domande di intervento arrivano proprio quando l’esercito ha annunciato la sospensione dei corsi di ripetizione fino alla fine dell’anno. I corsi considerati indispensabili per il sostegno alle autorità civili però continueranno.
– Quarantena Il Consiglio federale ha innalzato il valore soglia che definisce gli Stati e le regioni per i quali vige l’obbligo di quarantena: d’ora in poi l’incidenza dovrà superare di 60 unità quella della Svizzera (700 casi per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni). Da oggi la quarantena sarà perciò imposta solo al rientro da Belgio, Repubblica Ceca, Andorra, Armenia e da tre regioni francesi. Dall’elenco delle zone a rischio escono invece le quattro Regioni italiane Campania, Liguria, Sardegna e Veneto.
– Conti della Confederazione Anche se sussiste un’ampia incertezza causata dalla pandemia, una cosa è certa: il bilancio della Confederazione chiuderà in profondo rosso quest’anno. Le proiezioni discusse ieri dal Consiglio federale parlano di un deficit di 20 miliardi di franchi, di cui 18,1 miliardi imputabili alle uscite straordinarie volte ad arginare le ripercussioni della malattia. Inizialmente era stata preventivata un’eccedenza di 300 milioni.