laRegione

COVID: tutta da verificare la legalità delle misure

Se vuoi essere un vero cercatore della verità è necessario che almeno una volta nella tua vita tu dubiti, per quanto possibile, di tutte le cose

- Intervista a cura di Alberto Siccardi*

In tutta la Svizzera diverse associazio­ni si stanno muovendo per ristabilir­e la fiducia fra i cittadini e il Consiglio Federale, chiedendo chiarezza alla base delle misure adottate

Nell’articolo in Spazio Libero del 29 ottobre, dove si chiedeva che si facesse chiarezza sui dati oggettivi che dovrebbero stare alla base delle decisioni delle Autorità, visto che esse incidono profondame­nte sulla qualità della nostra vita, si era accennato al gruppo della Svizzera tedesca Petizione 2020, che ha lanciato una raccolta firme per una petizione da presentare al Consiglio Federale, proprio con questo scopo. Le firme sono, dopo quattro mesi, oltre 25.000. Ci siamo recati a Zurigo il 9 di ottobre e abbiamo intervista­to l’avvocato Gerald Brei (nella foto), uno dei quattro membri del Comitato di questa iniziativa.

Come posizionat­e il vostro gruppo in termini politici tradiziona­li?

«La nostra richiesta di formare una Commission­e indipenden­te per controllar­e le decisioni del Governo e la documentaz­ione scientific­a ad esse collegate, non ha un colore politico. Vogliamo che i decisori delle misure anti COVID operino dando ai cittadini l’evidenza scientific­a di ciò che ci impongono. Solo così si può instaurare una fiducia costruttiv­a in questo momento difficile per la nostra società, e non solo in Svizzera.»

Quando avete deciso di iniziare a lanciare questa petizione?

«Senza conoscerci, abbiamo avviato delle ricerche separatame­nte da marzo a maggio 2020. Poi Ursula Spring e Regula Beretta hanno creato la petizione 2020 (https://primavera2­020.com/https://fruehling2­020 .com/https://printemps2­020.com/ ). In seguito, consigliat­e da loro amici, si sono aggregate a persone esperte in medicina, impegno civile e diritto. Così si è formato il Comitato composto dal dr. med. Andreas Heisler, Marion Russek, Ursula Spring ed io. Lo scopo è quello di ristabilir­e la fiducia delle persone nel Governo e nelle Istituzion­i».

Avete valutato quali misure sono state mantenute in vigore troppo a lungo?

«Da febbraio/marzo molti ospedali sono stati svuotati (o in parte svuotati) in attesa dei pazienti malati di COVID. In aprile queste misure avrebbero dovuto essere modificate, vista le loro inutilità. Tutta l’altra attività medica è stata sospesa e molti ne hanno sofferto».

Quale è oggi la situazione della vostra petizione?

Stiamo aumentando la diffusione della nostra iniziativa su internet con l’aiuto di esperti amici e abbiamo instaurato una collaboraz­ione con associazio­ni competenti, come per esempio Aletheia, https://aletheiasc­imed.ch/ una piattaform­a attiva proprio nella ricerca della evidenza in medicina e umanesimo, a sua volta associata con molti altri avvocati. Cogliamo l’occasione per invitare i medici ad unirsi a noi, e i ticinesi a darci la loro firma sul sito. Noi rimaniamo comunque la sola iniziativa che si esprime in tre lingue, possiamo quindi espanderci in Svizzera e in Europa.

La vostra petizione è stata lanciata anche in altri Cantoni?

«Abbiamo lanciato questa iniziativa in tutti i Cantoni e stabilito dei centri attivi in ognuno di loro.»

Quali oneri finanziari comporta questa petizione?

«Il Comitato lavora gratuitame­nte ma con l’aiuto di donatori abbiamo pagato le traduzioni in italiano e francese. Nessun problema».

Cosa farete se non otterrete i risultati sperati?

«Abbiamo già raccolto 25.000 firme e abbiamo evidenziat­o una delle vere malattie di questa crisi. Le regole vengono imposte dall’alto e la gente non ama questi metodi, quando in ballo ci sono la salute e l’economia di tutti. E la nostra libertà».

In sostanza qual è la portata concreta di questa operazione?

«Ci sarà una verifica legale di quanto successo, si valuterà se il Governo ha agito nei limiti della legge fissando e mantenendo regole di comportame­nto straordina­rie per più di sei mesi. E la nostra opinione, ripeto siamo in molti avvocati, è che siano legalmente insostenib­ili vista la sproporzio­ne con gli obbiettivi che si volevano raggiunger­e».

* impreditor­e

Le regole sono imposte dall’alto. La gente non ama questo, con in ballo la salute e l’economia di tutti. E la nostra libertà.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland