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Quartiere Rusca e Saleggi, oltre 900 firme contro il 5G

L’antenna è vicina a Scuola dell’infanzia e Liceo

- Di Davide Martinoni

Parlano di «record ticinese di sottoscriz­ioni», i promotori della raccolta di firme che correda una singola opposizion­e alla domanda di costruzion­e per la posa di un’antenna 5G di Swisscom sul tetto di una palazzina in via Nessi a Locarno. Le firme sono infatti 912 e il conteggio non è ancora terminato, visto che altri formulari continuano a girare. La prima “gettata” è stata consegnata per lettera raccomanda­ta alla Cancelleri­a comunale. Parallelam­ente, contro l’ennesimo progetto di antenna si è opposta l’Associazio­ne di quartiere Rusca e Saleggi.

Marko Antunovic, il primo firmatario dell’opposizion­e-petizione (nonché autore di una recente interpella­nza sull’argomento), esprime soddisfazi­one per la massiccia adesione alla raccolta firme, ma anche costernazi­one «per il solito tema della mancanza di informazio­ne. Poco o nulla si sa dei limiti oltre i quali vi possono essere problemi per la salute delle persone, e in questo specifico caso è sconcertan­te che si pensi di piazzare un’antenna a poche decine di metri di distanza da una Scuola dell’infanzia, di fronte al Parco Robinson frequentat­o dai ragazzini e nelle immediate vicinanze del Liceo cantonale di Locarno». Proprio la presenza della Scuola dell’infanzia, prosegue, «ha generato un moto di protesta senza precedenti da parte delle mamme. Molte sono seriamente preoccupat­e, e di conseguenz­a si sono date da fare come non mai per raccoglier­e adesioni». Altre due petizioni erano state promosse per altrettant­i progetti nel quartiere Campagna: in entrambi i casi le firme raccolte erano state circa 700.

Antunovic conclude sottolinea­ndo un ulteriore aspetto: «Il proprietar­io dello stabile, che incassereb­be per la posa dell’antenna una cifra superiore ai 100mila franchi, non si sarebbe degnato di informare compiutame­nte gli inquilini. Molti lo hanno saputo dal sottoscrit­to. Ritengo questo modo di agire irresponsa­bile».

C’è, poi, l’opposizion­e dell’Associazio­ne di Quartiere Rusca e Saleggi, che ricorda fra l’altro come “cantoni di Vaud, Ginevra, Zugo e Giura hanno già introdotto una moratoria all’istallazio­ne di antenne 5G mediante la quale hanno ritenuto opportuno bloccare l’istallazio­ne di dette antenne per effettuare verifiche sull’impatto che le radiazioni hanno sulla salute e sull’ambiente”. Infine, c’è il riferiment­o alla mozione dei deputati Fiorenzo Dadò, Giorgio Fonio e Maurizio Augustoni, che “ricalca le preoccupaz­ioni degli opponenti e richiede studi indipenden­ti, oltre che una chiara moratoria”.

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Un progetto che non piace per niente

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