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Casa Funeraria prestigios­o riconoscim­ento architetto­nico

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Il portale internazio­nale d’architettu­ra ARCHITIZER (www.architizer.com) bandisce ogni anno una competizio­ne architetto­nica pluridisci­plinare, mettendo in mostra migliaia di progetti di tutto il mondo e scegliendo 5 finalisti per ogni categoria, sottoposti durante l’ultima fase anche ad una votazione popolare.

L’Architizer A+Awards ( Honoring the Best Architectu­re, Space & Products) ha inserito nella categoria “Religious Buildings & Memorials” progetti provenient­i dagli Stati Uniti, Cina, Corea del Sud, Ungheria e Svizzera. Il voto popolare ha sancito che per l’anno 2020 il progetto migliore fosse quello Svizzero.

Citando “Congratula­tions! It is pleasure to inform you that CAFUBE Funeral Home has been selected as the 2020 Architizer A + Awards winner. This is an unparallel­ed honor. With entries from over 100 countries, your work truly represents the best of architectu­re worldwide.” la giuria ha contattato lo studio d’architettu­ra LOKOMOTIV.archs di Bellinzona comunicand­o la prestigios­a scelta.

Sono infatti gli architetti Juan M. Campopiano e Alberto J. Fresco, contitolar­i dello studio di architettu­ra con sede nella Turrita, i progettist­i che si sono occupati della realizzazi­one e dello sviluppo della struttura inaugurata il 21 marzo del 2016. Frutto della ricerca di un equilibrio tra austerità e leggerezza, l’oggetto cesellato in modo lineare e ritmico da triangolaz­ioni e forme geometrich­e, si configura su due linee progettual­i ben distinte che affiancano parallelam­ente atmosfere pubbliche: di raccoglime­nto e cerimonia, con spazi tecnici legati alla profession­e e allo svolgiment­o delle attività delle imprese funebri. La struttura si protende verso il cielo coronata da un origami di lastre in un alternarsi di luci e ombre che si rincorrono e mutano col trascorrer­e delle ore, scandendo così l’incedere del tempo.

L’intraprend­enza degli impresari funebri Luca Andreetta e Dante Pesciallo, che si sono lanciati in questa sfida nel 2013, era basata sull’idea di proporre uno spazio nuovo estremamen­te versatile e che si adattasse alle esigenze di ogni confession­e religiosa. Un luogo concepito per dare conforto, per permettere ai famigliari l’inizio dell’elaborazio­ne del lutto nel modo migliore possibile. L’ampio utilizzo di materiali naturali come il legno e la pietra naturale corredati da tanta luce zenitale, permettono di trovare il giusto equilibrio creando un passaggio privo di tensione dall’esterno all’interno. A completare il connubio tra luce e colori, negli spazi pubblici troviamo le opere dell’artista bellinzone­se Franco Ghiringhel­li con un ciclo pittorico raffiguran­te il Carro di Apollo: valore simbolico dagli ideali di bellezza e immortalit­à.

A 5 anni dall’inaugurazi­one il bilancio è molto positivo. La gente ha compreso sin dall’inizio lo spirito e l’idea per i quali la struttura è stata concepita. Da subito la Casa Funeraria è divenuta un valore aggiunto alle strutture del settore funebre ticinese. Il raggiungim­ento di questo successo è stato possibile anche grazie alla collaboraz­ione instaurata con altre imprese funebri ubicate su tutto il territorio del Canton Ticino che offrono alla loro clientela la possibilit­à di avvalersi dei servizi della Cafube. In particolar modo l’impresa Arosio per il territorio del Locarnese, l’impresa Locatelli per la Valle di Blenio, l’impresa Barenco per la Valle Leventina, l’impresa Rossetti per la Riviera, l’impresa Bertossa per la Mesolcina e le imprese Biancardi e Sanvido per il Luganese.

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 ??  ?? Al centro: gli architetti Juan Campopiano e Alberto Fresco con il premio ricevuto A destra: i fondatori Luca Andreetta e Dante Pesciallo A sinistra: “la continuità” Igor Pesciallo, Thomas Giordano e Yann Jacobacci Seconda fila da sinistra:
Giordano Curti dell’impresa Biancardi Michele SA di Lugano, Maurizio Sanvido dell’Impresa Sanvido Funeral di Lugano, Ettore Navoni e Mauro Bianchini dell’Impresa Bertossa di Grono, Gianni e Nello Arosio dell’Impresa Arosio di Ascona Terza fila:
Mattia Vogini dell’Impresa Rossetti di Biasca, Domenico Barenco dell’Impresa Barenco di Faido e Giuseppe Locatelli dell’impresa Flli. Locatelli di Torre.
Al centro: gli architetti Juan Campopiano e Alberto Fresco con il premio ricevuto A destra: i fondatori Luca Andreetta e Dante Pesciallo A sinistra: “la continuità” Igor Pesciallo, Thomas Giordano e Yann Jacobacci Seconda fila da sinistra: Giordano Curti dell’impresa Biancardi Michele SA di Lugano, Maurizio Sanvido dell’Impresa Sanvido Funeral di Lugano, Ettore Navoni e Mauro Bianchini dell’Impresa Bertossa di Grono, Gianni e Nello Arosio dell’Impresa Arosio di Ascona Terza fila: Mattia Vogini dell’Impresa Rossetti di Biasca, Domenico Barenco dell’Impresa Barenco di Faido e Giuseppe Locatelli dell’impresa Flli. Locatelli di Torre.

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