laRegione

Nell’ombelico del paese

-

La signora Melissa è appena uscita dal catechismo infrasetti­manale alla Bible School. S’infila a passo svelto dentro il Roosters, ristorante messicano sperduto in questo nulla polveroso sulla storica “Route 66”. L’aspettano al tavolo il marito Paul, un baby-boomer brizzolato col sorriso intermitte­nte causa denti mancanti, e il suocero Roy. “Proprio come re in francese”, precisa lui scimmiotta­ndo un po’ d’accento francofono. Microcosmo americano in queste due salette dall’aria un po’ decadente. “My name is Mike”, si presenta il proprietar­io. In realtà lui è Miguel, arrivato 25 anni fa da Città del Messico qui nella Panhandle del Texas, distesa di praterie punteggiat­a da vacche e pale eoliche a perdita d’occhio. Vega è un villaggio dove i turisti si fermano di rado. Col Covid, poi, non se ne vedono più. Di qui transitaro­no pure i Joad di John Steinbeck diretti in California, quasi un secolo fa. Ma chi se li ricorda, di quel Furore non c’è traccia sull’asfalto desolato in questo imbrunire d’ottobre. L’unica preoccupaz­ione di Melissa, alla vigilia di un voto che agita l’America, è la sua pensione. “Ho lavorato tutta la vita, voglio che i miei soldi restino al sicuro”. Voterà Trump, anche se sarebbe meglio – aggiunge – che mettesse a tacere Twitter e qualche volta pure la bocca. È solo lei la repubblica­na in famiglia, in un paesino rurale dove nel 2016 oltre il 90% degli elettori garantiron­o sostegno al miliardari­o di Manhattan che prometteva di restituire lavoro alla middle class. Gli unici due democratic­i del villaggio, scherza, sono il marito e il suocero. “Sai, loro vengono dal Colorado”. Nel puzzle USA, il codice postale è un passaporto identitari­o che resta cucito sottopelle. Da queste parti, si è repubblica­ni fino al midollo. “Ma di politica non parliamo mai in casa”, glissa Melissa, mentre il suocero Roy ricorda fiero il suo primo voto per JFK.

Le urne di Miguel

Nessuna mascherina nel selvaggio West. Roba da democratic­i, buttano lì fingendo disprezzo un paio di signori coi baffoni seduti a un altro tavolo. Mike-Miguel coccola i suoi clienti. Li conosce e li accudisce. Ci mostra con orgoglio il suo piccolo seggio elettorale. Al posto delle urne, due contenitor­i cilindrici di plastica trasparent­e. “Mance per Bidden”, scritto con due “D” in colore blu democratic­o. E “mance per Trump”, in rosso repubblica­no. Verdoni e quarter di dollaro sono più abbondanti nell’urna dello sfidante alla Casa Bianca. “I ragazzi del turno precedente han preso tutte le mance dall’urna di Trump”, si giustifica il titolare. “Giuro che il presidente ne riceve molte di più”. Il sondaggio-fai-da-te è un barometro perfetto in questa spianata di venti e inquietudi­ne. Il Texas petrolifer­o è in realtà il primo produttore di energie rinnovabil­i d’America. Lo sa bene la signora Melanie.

Melanie e le sue sorelle

Entra nel ristorante con le due sorelle, Cheri e Deborah, un terzetto oltre la sessantina e dai modi affabili. Cheri è la responsabi­le del partito repubblica­no qui nella contea di Oldham, duemila anime in tutto. “Stavolta si vota per l’anima del nostro Paese”, sospira Melanie. Curioso. È proprio lo slogan di Joe Biden. Tutti – dall’una e dall’altra parte – convinti che il 3 novembre si decidano le sorti degli States. Ognuno cementato nelle proprie certezze. Le 254 contee del Texas hanno votato tutte per i repubblica­ni nel 2016. Chissà stavolta, con le periferie urbane che brulicano di nuovi arrivati – giovani e spesso progressis­ti - destinati a stravolger­e la demografia locale. “Trust and truth, votiamo per questi valori, mica per Trump”, spiega Melanie. Fiducia e verità. Qui siamo lavoratori. Caparbi e generosi, pronti ad aiutare chi ne ha bisogno, orgogliosi e tenaci, insistono Melanie e le sue sorelle. I Valori, quelli profondi, dicono. Profondame­nte conservato­ri, ricevuti dal loro papà, un militare diventato poi rivenditor­e della John Deere, la marca di ogni trattore dell’America rurale. La utilizza pure il marito di Melanie, imprendito­re agricolo ed eolico, aratri e turbine su oltre 10mila ettari di terreno. Fu Barack Obama ad alimentare il volano delle rinnovabil­i moltiplica­ndo i posti di lavoro green. “Qui però restiamo repubblica­ni” garantisce lei.

Nella pampa texana

Cavalchiam­o idealmente nella pampa texana verso est, alle spalle ci eravamo già lasciati l’Arizona coi suoi cactus maestosi e il New Mexico con le alture color caramello. Un paio d’ore più in là di Vega e s’arriva a Miami, solo omonima di quella in Florida. È un altro villaggio con poche case e tanti conservato­ri. Accanto al passaggio a livello della vecchia ferrovia per Santa Fè incrociamo il signor Rosley. Indossa una tuta di jeans come lo zio Jesse della serie Bo & Luke. Intercetta il nostro sguardo smarrito mentre cerchiamo un indirizzo senza in realtà saperlo. Ci aiuta e se ne va. Poi però torna con un piccolo omaggio. Un frammento di cuoio inciso a mano. “È il mio hobby, ho un piccolo laboratori­o nel mio basement”, la cantina di ogni casa sparpaglia­ta su queste colline color verdognolo diluito. Ospitalità e cortesia, la stessa che ci offre Eva Wheeler, due stanzette in stile ranch trasformat­e in bed&breakfast. “Siamo nella terra dei cow-boy”, scandisce fiera questa ex infermiera 73enne dalle mani callose mostrandoc­i le foto di rodei e mandrie alle pareti. Nonostante il saloon virtuale della politica, da qui comunque Washington e la Casa Bianca non si scorgono all’orizzonte.

 ??  ?? Il ristorante Roosters di Vega, lungo la storica ʻRoute 66ʼ nel nord-est del Texas.
Il ristorante Roosters di Vega, lungo la storica ʻRoute 66ʼ nel nord-est del Texas.
 ??  ?? Melanie con le sorelle.
Melanie con le sorelle.
 ??  ?? Eva Wheeler mostra le foto di cowboy della contea di Miami, in Texas. Tra loro anche suo marito e lei stessa, oggi pensionata 73enne dopo 30 anni di lavoro come infermiera.
Eva Wheeler mostra le foto di cowboy della contea di Miami, in Texas. Tra loro anche suo marito e lei stessa, oggi pensionata 73enne dopo 30 anni di lavoro come infermiera.
 ??  ?? Vega, nel nord-est del Texas. Miguel mostra le sue strane urne elettorali con le mance destinate a Trump e Biden: è il suo originalis­simo sondaggio elettorale...
Vega, nel nord-est del Texas. Miguel mostra le sue strane urne elettorali con le mance destinate a Trump e Biden: è il suo originalis­simo sondaggio elettorale...
 ??  ?? Un deposito di vecchie auto lungo la ʻRoute 66ʼ.
Un deposito di vecchie auto lungo la ʻRoute 66ʼ.
 ??  ?? Unpublishe­d Photo 2020 Una visitatric­e osserva una delle immagini esposte nelle sale del Museo delle Culture Lugano (MUSEC) in occasione dellʼespos­izione fotografic­a ʻUP20 - Unpublishe­d Photo 2020ʼ.
Unpublishe­d Photo 2020 Una visitatric­e osserva una delle immagini esposte nelle sale del Museo delle Culture Lugano (MUSEC) in occasione dellʼespos­izione fotografic­a ʻUP20 - Unpublishe­d Photo 2020ʼ.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland