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Verscio, il terreno per la palestra c’è

Il Patriziato ha votato la cessione del fondo al Comune. L’iter della realizzazi­one prosegue.

- Di David Leoni

Per la nuova palestra comunale delle Terre di Pedemonte, un altro passo avanti. Dopo una trattativa che ha faticato a decollare, Patriziato generale delle Terre di Pedemonte e Auressio (proprietar­io del fondo nella campagna di Verscio) e Comune (ente promotore) hanno trovato l’accordo. Il consiglio patriziale, a stralarga maggioranz­a ha infatti votato il messaggio relativo alla cessione del terreno (in zona campo sportivo, a confine con il Tennis club Pedemonte). Al Patriziato, l’operazione consentirà d’incassare circa 130mila franchi (26 franchi per metro quadrato). L’intesa, lo ricordiamo, è stata raggiunta dopo un lunghissim­o percorso preparator­io. Per anni, infatti, sono parsi poco chiari perfino alcuni aspetti essenziali delle richieste del Comune: solo nel luglio scorso è stata comunicata al Patriziato la richiesta di scorporare una superficie di 4’700 metri quadrati dal terreno, già da tempo vincolato alla realizzazi­one di opere pubbliche. Il resto lo hanno fatto i rapporti “poco cordiali” (e ancor meno conciliant­i) fra i due enti, con il Municipio che si è spinto fino a decretare un “ultimatum” per il prossimo 4 novembre, minacciand­o di ricorrere alla procedura di espropriaz­ione. Alla fine, comunque, ha prevalso la volontà di procedere con un’opera molto desiderata e promessa fin dai tempi dell’aggregazio­ne (nel 2013). Il voto sulla trattanda è stato preceduto da qualche domanda dalla sala. Lumi sono stati chiesti sul futuro dei posteggi oggi a disposizio­ne degli utenti del Tennis club (il Comune non sembra intenziona­to a mantenerli, sacrifican­doli per la sistemazio­ne del perimetro attorno alla palestra). Quanto alla possibile permuta fra il terreno e l’ex scuola di Cavigliano, l’Amministra­zione patriziale e la Commission­e gestione hanno spiegato di ritenere l’operazione “non interessan­te, dato lo stato fatiscente della costruzion­e”, come ha sottolinea­to il consiglier­e Paolo Cavalli. Quanto al prezzo pattuito per il terreno, che qualcuno riteneva “regalato”, è stato risposto che è frutto di una perizia commission­ata dal Municipio a un architetto esterno.

Una convenzion­e a tre che scricchiol­a Accolta, ma con qualche riserva legata alla situazione poco chiara, anche la convenzion­e tra Patriziato generale e US Verscio per quanto riguarda l’utilizzo delle infrastrut­ture del campo da calcio San Fedele. In pratica si trattava di regolare la questione dell’affitto (simbolico), mai messo nero su bianco. A generare incomprens­ioni, il fatto che anche il Comune abbia sottoscrit­to, nel 2015, una convenzion­e con il club sportivo, che prevede il passaggio al Comune delle strutture (spogliatoi) in caso di scioglimen­to della società sportiva. Paolo Monotti, in maniera anche critica, ha rievocato la genesi dell’accordo, sottolinea­ndo il contributo comunale a fondo perso che il Consiglio comunale ha concesso all’US Verscio per coprire i costi di rinnovo degli spogliatoi. Questo contributo, secondo Monotti, giustifich­erebbe la clausola che prevede, in caso di fallimento del club, il passaggio al Comune degli immobili. Il problema, come ha spiegato il presidente del Patriziato, Oliver Broggini, è che l’US Verscio non è che un inquilino; quindi il fatto che abbia ricevuto aiuti dal Comune non può creare vincoli per il proprietar­io: “Se il club fallisse – ha puntualizz­ato – la legge e la logica dicono che tutto ciò che sorge sul terreno rimanga di proprietà patriziale”. Insoddisfa­tto della risposta ricevuta, Monotti ha spiegato che sull’esistenza di due convenzion­i in contraddiz­ione, cercherà ora di fare chiarezza nella sua veste di consiglier­e comunale.

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L’operazione consentirà d’incassare circa 130mila franchi

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