Verscio, il terreno per la palestra c’è
Il Patriziato ha votato la cessione del fondo al Comune. L’iter della realizzazione prosegue.
Per la nuova palestra comunale delle Terre di Pedemonte, un altro passo avanti. Dopo una trattativa che ha faticato a decollare, Patriziato generale delle Terre di Pedemonte e Auressio (proprietario del fondo nella campagna di Verscio) e Comune (ente promotore) hanno trovato l’accordo. Il consiglio patriziale, a stralarga maggioranza ha infatti votato il messaggio relativo alla cessione del terreno (in zona campo sportivo, a confine con il Tennis club Pedemonte). Al Patriziato, l’operazione consentirà d’incassare circa 130mila franchi (26 franchi per metro quadrato). L’intesa, lo ricordiamo, è stata raggiunta dopo un lunghissimo percorso preparatorio. Per anni, infatti, sono parsi poco chiari perfino alcuni aspetti essenziali delle richieste del Comune: solo nel luglio scorso è stata comunicata al Patriziato la richiesta di scorporare una superficie di 4’700 metri quadrati dal terreno, già da tempo vincolato alla realizzazione di opere pubbliche. Il resto lo hanno fatto i rapporti “poco cordiali” (e ancor meno concilianti) fra i due enti, con il Municipio che si è spinto fino a decretare un “ultimatum” per il prossimo 4 novembre, minacciando di ricorrere alla procedura di espropriazione. Alla fine, comunque, ha prevalso la volontà di procedere con un’opera molto desiderata e promessa fin dai tempi dell’aggregazione (nel 2013). Il voto sulla trattanda è stato preceduto da qualche domanda dalla sala. Lumi sono stati chiesti sul futuro dei posteggi oggi a disposizione degli utenti del Tennis club (il Comune non sembra intenzionato a mantenerli, sacrificandoli per la sistemazione del perimetro attorno alla palestra). Quanto alla possibile permuta fra il terreno e l’ex scuola di Cavigliano, l’Amministrazione patriziale e la Commissione gestione hanno spiegato di ritenere l’operazione “non interessante, dato lo stato fatiscente della costruzione”, come ha sottolineato il consigliere Paolo Cavalli. Quanto al prezzo pattuito per il terreno, che qualcuno riteneva “regalato”, è stato risposto che è frutto di una perizia commissionata dal Municipio a un architetto esterno.
Una convenzione a tre che scricchiola Accolta, ma con qualche riserva legata alla situazione poco chiara, anche la convenzione tra Patriziato generale e US Verscio per quanto riguarda l’utilizzo delle infrastrutture del campo da calcio San Fedele. In pratica si trattava di regolare la questione dell’affitto (simbolico), mai messo nero su bianco. A generare incomprensioni, il fatto che anche il Comune abbia sottoscritto, nel 2015, una convenzione con il club sportivo, che prevede il passaggio al Comune delle strutture (spogliatoi) in caso di scioglimento della società sportiva. Paolo Monotti, in maniera anche critica, ha rievocato la genesi dell’accordo, sottolineando il contributo comunale a fondo perso che il Consiglio comunale ha concesso all’US Verscio per coprire i costi di rinnovo degli spogliatoi. Questo contributo, secondo Monotti, giustificherebbe la clausola che prevede, in caso di fallimento del club, il passaggio al Comune degli immobili. Il problema, come ha spiegato il presidente del Patriziato, Oliver Broggini, è che l’US Verscio non è che un inquilino; quindi il fatto che abbia ricevuto aiuti dal Comune non può creare vincoli per il proprietario: “Se il club fallisse – ha puntualizzato – la legge e la logica dicono che tutto ciò che sorge sul terreno rimanga di proprietà patriziale”. Insoddisfatto della risposta ricevuta, Monotti ha spiegato che sull’esistenza di due convenzioni in contraddizione, cercherà ora di fare chiarezza nella sua veste di consigliere comunale.