La Città dia mascherine gratuite a tutti
“La seconda ondata di Covid-19 è ormai arrivata e sembra che sarà più lunga e aggressiva della prima”. Comincia così la petizione presentata al Municipio di Lugano da Barbara Di Marco-Christoffel, Fausto “Gerri” Beretta-Piccoli, Giovanni Soldini, Ambra Gregorio, Raffaella Quadri e Oliviero Farinelli dell’Mps. I firmatari ritengono che occorra reintrodurre la spesa a domicilio per gli anziani, il telelavoro per i dipendenti pubblici, distribuire mascherine gratuite e potenziare i doposcuola per sgravare i nonni dalla custodia dei nipoti. Per gli autori della petizione “è importante che la Città si attivi a sostegno della popolazione” e “che l’amministrazione comunale, come datore di lavoro, faccia il possibile per tutelare i dipendenti”. Pertanto, la Città deve garantire a tutti la protezione necessaria per fronteggiare il virus.
“Come valuta il Municipio di Lugano la proposta di donare una scatola di mascherine, un piccolo disinfettante e un rotolo di sacchi dei rifiuti ai propri cittadini?”: è una delle domande che pone l’interpellanza di Giovanni Albertini (primo firmatario – indipendente), Sara Beretta Piccoli (Indipendente) e Omar Wicht (Lega) che sottolinea la ragionevolezza delle nuove misure ma fa notare che i cittadini di ceto medio-basso sono confrontati con nuove spese e tasse, mentre gli stipendi stagnano da tempo e i costi fissi, tra rincari di cassa malati e affitti spropositati, mettono in ginocchio le finanze di molti nuclei famigliari, single e coppie. Gli interpellanti chiedono cosa intende fare il Municipio, se intende introdurre maggiori incentivi a favore delle persone con reddito basso e come valuta la proposta di erogare un buono simile a “Gusta il Ticino” ai propri cittadini da spendere nei ristoranti e commerci di Lugano.