laRegione

Chiasso, la fragilità mentale rinvia la prima vittoria

Soltanto un pareggio casalingo con il Wil

- Di Emiliano Rossi

C’è la luna piena a illuminare in modo quasi un po’ spettrale il Riva IV. Da fuori si sentono chiari i canti degli ultrà che hanno deciso di rimanere a fianco della squadra anche a porte chiuse (giustifica­ta la loro rabbia quando si rendono conto che una cinquantin­a di persone è comunque presente in tribuna), a fare da sfondo a una serata in cui il Chiasso conquista finalmente il suo primo punto. Si potrebbe esultare, certo, invece resta l’amaro in bocca. Perché il Wil, avversario di sabato, non è apparso imbattibil­e, eppure è a 7 punti, un abisso dopo così poche partite (i rossoblù ne devono recuperare una). Perché si continuano a incassare gol evitabili. Perché la paura fa novanta e il Chiasso va in tilt nelle due aree di rigore, come ammette il metronomo di centrocamp­o Maccoppi, come conferma a denti stretti anche il tecnico Raineri. Sentiamo il centrocamp­ista: «Io credo che questi ragazzi, alcuni molto giovani, paghino lo scotto del difficile campionato scorso e del filotto di sconfitte. Quando arriviamo con l’azione nelle due aree, ci perdiamo o non riusciamo a fare le cose giuste». E il tecnico: «Comincio a domandarmi se non ci influenzin­o gli strascichi della stagione passata, non voglio crederlo, ma qualcosa ci deve essere». Se nel primo tempo il Chiasso tiene il pallino del gioco in modo sterile, nella ripresa entra decisament­e più gagliardo e Andrist mette subito un bel pallone per Sifneos (che ha giocato al posto di Marzouk, in panchina tutta la partita. Raineri parla di scelte tecniche e di stanchezza dopo il lungo stop per infortunio), che però si fa ipnotizzar­e da Koehn. Dopo un altro paio di tentativi, Andrist viene atterrato in area e Bahloul con freddezza porta avanti i suoi. Tutto bene, non fosse che le gambe probabilme­nte cominciano un po’ a tremare e il Wil, che sino a lì si era visto ben poco, appena butta palla in avanti diventa pericoloso. La difesa balla, è incerta, e al 75’ arriva il pari, con troppi giocatori lasciati liberi di puntare la porta, compreso lo stesso Jones, che ha tutto il tempo per aggiustars­i il pallonetto e battere Safarikas. L’appuntamen­to con la vittoria è rimandato ancora. «In queste gare di solito chi segna per primo vince, noi lo abbiamo fatto, ma poi ci siamo giocati la partita…», si rammarica Raineri, sottolinea­ndo gli sforzi compiuti in settimana dai suoi e difendendo­li dai veementi attacchi degli ultrà a fine gara. «Certo che la classifica è brutta, non guardarla è difficile, ma se lo si fa ti mette negatività – analizza Maccoppi –. Devo cercare di non farmi influenzar­e dalle dinamiche, di aiutare questi giovani. Prima del gol subito abbiamo giocato un’ottima partita, ora dobbiamo tenere i 70’ buoni e provare ad allungarli». A partire da martedì contro il Neuchâtel Xamax.

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TI-PRESS/CRINARI Non è bastato il rigore di Balhoul

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