‘Situazione fragile ma meno tesa in Municipio’
Lo dice la commissaria al termine del mandato
“La situazione politica nel Comune di Roveredo si è fatta meno tesa, rimanendo però tuttora instabile e fragile”. È quanto emerge dal rapporto redatto dalla commissaria governativa Anna Giacometti che, su mandato conferito dal governo cantonale grigionese, dallo scorso giugno a fine settembre ha accompagnato il Municipio nella gestione del Comune. La consigliera nazionale già sindaca di Bregaglia aggiunge che resta l’impressione di un Comune diviso, ma per il momento non ritiene necessarie misure immediate. È d’accordo anche il governo retico, a cui Giacometti ha inviato il rapporto da lei redatto al termine del mandato. Abbiamo chiesto a Christian Rathgeb, presidente del governo e direttore del Dipartimento delle finanze e dei Comuni, di commentare l’esito del commissariato. «Siamo soddisfatti, grazie all’impulso positivo di Giacometti è migliorata la collaborazione in seno al Municipio». Pur riconoscendo che vi è ancora instabilità, Rathgeb sottolinea che ora i rapporti sono più rilassati e ritiene che ci siano dei buoni presupposti per il futuro. «Riteniamo che ora il Municipio debba tornare ad avere la totale autonomia. Il governo continuerà a osservare la situazione rimanendo in contatto con l’autorità comunale ma per ora non ci sono ulteriori misure da intraprendere», aggiunge.
Ad aver contribuito ad appianare le tensioni interne all’esecutivo è stata secondo il presidente del governo anche la crescita in giudicato della sentenza del Tribunale amministrativo risalente allo scorso 4 giugno, che ha messo la parola fine sulla composizione definitiva del Municipio dopo circa due anni di vicende giudiziarie che hanno più volte ribaltato gli equilibri politici. Dalle elezioni per la legislatura 2019-2022, viene ricordato, la nomina del quinto municipale (a causa della differenza di pochi voti tra Moreno Lussana e Ivano Boldini, rivelatisi a favore di quest’ultimo) è stata oggetto di controversia, tanto che della questione si è anche occupato due volte il Tribunale federale.
In un comunicato stampa diramato ieri, il Consiglio di Stato grigionese lancia ora un appello alla responsabilità delle autorità e a una collaborazione collegiale nell’interesse della popolazione, si legge in una nota odierna. Viene in particolare rivolto un “accorato appello ai membri delle autorità di Roveredo affinché, per il bene del Comune, si impegnino a favore di una buona e collegiale collaborazione, evitando di risolvere le proprie contese personali in seno alle autorità”. Il Comune ha inoltre potuto assumere un segretario comunale ad interim e “si augura di poter assegnare prossimamente in modo definitivo questa posizione chiave, fatto che dovrebbe avere effetti positivi sull’attività amministrativa”. Il sindaco Guido Schenini ha spiegato alla ‘Regione’ di non voler rilasciare dichiarazioni. Il Municipio sta sottoponendo a un’attenta verifica le strutture comunali nel loro complesso e il sistema di elezione in particolare. Ha inoltre istituito un gruppo di lavoro che ha il compito di occuparsi del settore della legislazione istituzionale, sottolinea ancora il comunicato.
I ringraziamenti della polizia grigionese
Sono 26 gli appelli per la ricerca di testimoni diffusi quest’anno dalla Polizia cantonale dei Grigioni. E proprio perché spesso (nel 2020 in 14 casi) sono i riscontri provenienti dalla popolazione a contribuire al successo delle indagini, la polizia ne approfitta per ringraziare chiunque abbia aiutato le autorità. Tra gli esempi vengono citati un incidente stradale a Davos dalla dinamica non chiara, un incidente in montagna sul Piz Bernina, infrazioni sulla A13 o un incidente sulle piste a Samnaun. Ma anche furti con scasso, ladri che rubano le offerte in chiesa, furti d’uso o vandali che hanno imbrattato muri.