Alla ricerca di forza ed energia
«L’incontro con il vescovo di Lugano mi ha dato tanta forza ed energia per affrontare la seconda ondata. Io e mio fratello Valerio, insieme a due splendide persone che hanno superato il Covid con non poche difficoltà, abbiamo avuto udienza da monsignor Valerio Lazzeri che ha ascoltato le nostre testimonianze con tanto affetto. Jean Jacques, il paziente di Gordola, ha raccontato la sua storia incredibile durata 147 giorni, con lui la moglie anche lei colpita dal coronavirus e poi guarita. Abbiamo raccontato delle lettere raccolte dando speranza a tante persone non solo in Svizzera perché questa pandemia deve unire non dividere». Il racconto è di Raffaele Mautone, infermiere al Cardiocentro di Lugano: «Il vescovo ci ha regalato la sua lettera pastorale che parla proprio della necessità di creare “piccoli laboratori di speranza”. Come dice anche papa Francesco abbiamo l’opportunità in questo tempo di malattia e paure di crescere ed essere migliori. Attraverso il nostro lavoro dobbiamo infondere fiducia e speranza così che l’amore sia più contagioso di questo virus... perciò anch’io, nel mio piccolo, continuerò a dare speranza e fiducia». Raffaele ha soprattutto visto «una Chiesa consapevole di quello che sta succedendo, molto organizzata e presente, anche nel lockdown, con le Messe in streaming e parroci sempre in prima linea. Un momento emozionante è stato senza dubbio la benedizione che ci ha dato monsignor Lazzeri sulle scale del Palazzo vescovile. E siccome io lavoro al Cardiocentro quale titolo migliore poteva esserci per la sua lettera pastorale “Ripartire dal cuore”?».