laRegione

Molinari e lassismo: ‘La misura è colma’

Interpella­nza interparti­tica sugli autogestit­i

- Di Cristina Ferrari

“Non è assolutame­nte una questione risolta quella relativa all’autogestio­ne in Città”. A sottolinea­rlo è un’interpella­nza sottoscrit­ta da alcuni consiglier­i comunali provenient­i da diversi partiti: Alain Bühler (primo firmatario), Raide Bassi e Tiziano Galeazzi per l’Udc; Omar Wicht della Lega dei Ticinesi; Tobiolo Gianella per il Partito liberale radicale; Angelo Petralli e Marco Ferretti del Ppd; e l’indipenden­te Giovanni Albertini. “L’ennesima azione illecita da parte degli autogestit­i – è la ricostruzi­one iniziale dei fatti – è quella andata in scena nella serata di venerdì 30 ottobre, in piazza Molino Nuovo, dove un gruppo di circa 30 persone, dalle 19.30 e fino a tarda sera, ha imbrattato la pubblica piazza, ha arrecato disturbo al vicinato, ha violato le norme pandemiche; e tutto ciò senza alcuna autorizzaz­ione dalle autorità (ne siamo certi) e, dulcis in fundo, è stata aggredita una giornalist­a (Federica Ciommiento de ‘laRegione’ ndr) che si trovava sul luogo esclusivam­ente per svolgere il suo lavoro e alla quale va tutta la nostra solidariet­à”.

‘Gli autonomi spadronegg­iano impuniti’ “Dai racconti dei presenti nella zona e dai media – si ricorda ancora nell’interpella­nza – si evince che la Polizia cittadina non abbia ritenuto necessario un intervento sul posto. Ci troviamo dinanzi all’ennesimo caso, l’ultimo di una lunga lista, nel quale gli ex molinari spadronegg­iano impuniti in Città, sprezzanti delle leggi e dei regolament­i, che tutti i comuni cittadini sono chiamati a rispettare, senza alcun timore di utilizzare la violenza e senza alcun rispetto per la quiete pubblica. Non solo, sui social network abbondano le foto dedicate ai vandalismi di edifici e strutture pubbliche, private e religiose, da parte degli autogestit­i”.

Doveri e diritti, “che vanno però garantiti anche al resto della cittadinan­za, la stessa che è chiamata a rispettare le norme vigenti e alla quale non vengono mai concessi gli ‘sconti’ dei quali godono gli autogestit­i. Per contro, il principio di proporzion­alità è alquanto sovrastima­to alla luce del fatto che, per accumulo, le azioni commesse dagli ex molinari negli ultimi 18 anni non giustifica­no più alcun lassismo da parte delle autorità. Per essere più chiari: la misura è colma!”, è il monito dei consiglier­i comunali. Da qui i quesiti rivolti all’esecutivo cittadino, a cominciare dalla necessità di trasparenz­a sulla road map in merito ai lavori di ristruttur­azione dell’ex Macello.

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TI-PRESS Diritti. E doveri?

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