Multinazionali responsabili: sì
Non c’è nulla di stupefacente nel fatto che dei cittadini svizzeri, patrioti e pieni di buone virtù, possano pensare che le multinazionali svizzere, o con sede in Svizzera, si comportino all’estero, in particolare nei paesi poveri, nello stesso modo in cui si comportano dentro i confini nazionali. Alcune virtuose forse lo faranno, ma non tutte, e molte denunce, documentari e testimonianze lo stanno a dimostrare. Le multinazionali, all’estero, non ci vanno per fare beneficenza. Ci vanno per conquistare nuovi mercati approfittando della vicinanza alle materie prime. Molti ci vanno per essere concorrenziali sui mercati, speculando sul basso costo della manodopera, (...)
(...) sull’assenza di regolamenti sul lavoro e sul rispetto per l’ambiente. Se per caso esistono le regole, è facile aggirarle corrompendo politici e funzionari e magari non pagando le tasse in loco. In buon numero sono multinazionali con sede in Svizzera, ma che di svizzero hanno ben poco, a parte qualche membro del Consiglio d’amministrazione. Mantengono la sede da noi perché in Svizzera vivono i quadri alti delle società. Qui si vive bene, c’è sicurezza, buone scuole, buoni ospedali, ecc. Non c’è bisogno della scorta per passeggiare in città. Siamo “neutrali”, il che per fare affari va benissimo. Un posto adatto per viverci anche da ricchi. Purtroppo nelle succursali estere, in particolare in quei paesi dove scarseggia la democrazia e abbonda la corruzione, si fa di tutto (con onorevoli eccezioni) per produrre con il minimo dei costi inquinando aria e acqua, distruggendo foreste, danneggiando la salute degli abitanti indigeni e lasciando il suolo avvelenato. Da qui l’intento dell’iniziativa “Per delle multinazionali responsabili”, per la quale si chiede un chiaro sì. Oggigiorno l’informazione circola velocemente e nessuno riesce per lungo tempo a nascondere i disastri combinati lontano dalla madre patria. Non si chiede molto, in fondo, si chiede che le multinazionali con sede in Svizzera si comportino all’estero esattamente come si comportano in patria o, almeno, come devono comportarsi in base alle leggi vigenti in uno Stato di Diritto. Seguendo lo stesso rispetto dei diritti dell’Uomo e dell’Ambiente con la stessa etica osservata nel paese sede. È chiedere troppo?