Gli Stati: proteggiamo le atlete dagli abusi
Dopo le rivelazioni per certi versi scioccanti sui metodi di allenamento delle giovani ginnaste svizzere a Macolin, è necessario istituire un sistema di segnalazione per evitare abusi nel settore dello sport. Lo chiede una mozione adottata dalla Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati, che si è espressa in tal senso con 10 voti contro 3. Un simile centro di aiuto o un servizio di segnalazione indipendente, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari, dovrebbe contribuire a proteggere le atlete da abusi. La Commissione è giunta a tale conclusione dopo aver sentito i rappresentanti della Federazione svizzera di ginnastica e di Swiss Olympic, dopo le accuse riguardanti i metodi di allenamento della Fsg applicati al centro sportivo nazionale di Macolin. Si tratta di modificare un certo tipo di cultura di allenamento, hanno spiegato i commissari, dicendosi scioccati dalle rivelazioni pubbliche e dai malfunzionamenti segnalati.
In estate avevano suscitato scalpore le rivelazioni di alcune ex atlete sui metodi da caserma applicati al Centro federale, dopo che il giornale ginevrino “Le Temps” aveva pubblicato un’intervista a Lisa Rusconi, in cui l’ex capitana della nazionale di ritmica denunciava le violenze fisiche e psicologiche da parte delle allenatrici originarie dell’Europa dell’Est, tra il 2012 e il 2017.