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I commercian­ti guardano a social e web

Aumentano le attività che scelgono la rete per promuovere la merce e reagire alla pandemia

- di Prisca Colombini www.chilometro­zero.ch,

Dopo il lockdown di primavera, sono numerosi i negozi che si sono avvicinati alla rete per promuovere la merce. Annullati i mercatini di Natale di Chiasso e Mendrisio.

Il Natale momò perde il tradiziona­le appuntamen­to con i mercatini di Chiasso (8 dicembre) e Mendrisio (5 dicembre). La notizia – attesa e inevitabil­e data la situazione pandemica – è stata ufficializ­zata ieri dalla Società commercian­ti del Mendrisiot­to (Scm). «La decisione è stata presa di comune accordo con i Municipi – precisa il presidente dell’Scm Carlo Coen –. I presuppost­i per garantire contact tracing e distanze e per impedire assembrame­nti di cinque persone non ci sono». Prosegue invece, almeno per ora, l’appuntamen­to con il mercato settimanal­e del venerdì lungo Corso San Gottardo. «Abbiamo introdotto la precisa regola che da adesso non accetterem­o nessuna nuova iscrizione – sottolinea Coen –. Questo per far sì che il mercatino del venerdì rimanga piccolo ed evitare che gli ambulanti che non possono partecipar­e all’evento natalizio si riversino nei mercati settimanal­i».

Riconversi­one in corso

Anche i commercian­ti si stanno attrezzand­o per affrontare la seconda ondata pandemica. «Il commercio sta andando come in primavera – commenta il presidente –. È come se fossimo in un periodo di lockdown: i contatti con la clientela sono limitati, si lavora quasi esclusivam­ente su appuntamen­to e ci si fa pubblicità tramite social e internet. Le vendite derivano quasi esclusivam­ente da quello». E sembrano essere in molti i commercian­ti che hanno scelto questa via (o almeno ci stanno provando) per rilanciare la loro attività. «Sono sempre più le attività che utilizzano internet e i social, in particolar­e Facebook, Instagram e Tik Tok – conferma Coen –. Qualcuno è ancora restio, ma da quello che vedo, e io per primo cerco sempre di spronare a lanciarsi in queste nuove tecnologie, sono aumentati rispetto alla primavera». Quello dei social è per Carlo Coen «un nuovo canale per crearsi visibilità».

Si cerca l’immediatez­za

L’utilizzo di internet rilancia il discorso delle piattaform­e web. L’ultima in ordine di tempo –

sostenuta anche dai Municipi di Chiasso e Mendrisio e voluta per mettere in contatto diretto i consumator­i con i venditori – nel Mendrisiot­to non ha avuto l’effetto sperato. «La grossa difficoltà è sapere chi gestisce il tutto – analizza ancora Coen –. Per attività piccole come le nostre sarebbe come avere un secondo lavoro. L’utilizzo dei social, invece, è più semplice, immediato, veloce e fluido e permette anche ai piccoli negozi di presentare la propria merce in modo più semplice e utilizzand­o un telefonino». Federcomme­rcio sta studiando la creazione di una piattaform­a cantonale di ecommerce. «L’unica soluzione fattibile è quella di una piattaform­a gestita a livello cantonale con un team che si occupa di dati, logistica e transizion­i e dove il cliente trova una grande varietà di merce. Crearne una distrettua­le o per le piccole attività, oltre che per una questione di costi, non sarebbe abbastanza allettante». Negli anni scorsi l’Scm si è fatta promotrice di un’App per i negozi locali. Un progetto che «nonostante i bassi costi e l’interesse di tutti, non è mai partito perché non si sapeva bene come gestire il tutto». L’auspicio per la citata piattaform­a cantonale è che la stessa «possa essere gestita anche con il telefonino, altrimenti sarà un fallimento dall’inizio».

‘Situazione difficile ma morale alto’

La lotta alla sopravvive­nza passa anche dai mesi di novembre e dicembre. Mesi che, negli anni scorsi, hanno spesso salvato il bilancio annuale. «Cerchiamo di fare di tutto, molti negozianti hanno già iniziato sconti e promozioni. Anche se la situazione è difficile cerchiamo di mantenere alto il morale – continua il presidente dell’Scm –. In primavera abbiamo ricevuto gli aiuti ma abbiamo perso tutti gli utili della stagione e a fatica siamo riusciti ad arrivare all’autunno-inverno, il periodo durante il quale si mette il famoso fieno in cascina». La situazione è analoga alla primavera. «Le nuove collezioni sono in magazzino e questo mette tutti in difficoltà perché non sappiamo se ci saranno dati nuovi aiuti per potere andare avanti». A complicare la situazione c’è anche il telelavoro introdotto da molte aziende. «Una soluzione che va benissimo per la riduzione del virus ma che non va bene per l’economia perché, lo vediamo in questi giorni, c’è molta meno gente in giro e che acquista, e il commercio ne sta soffrendo». Inoltre, «le persone sembrano avere più timore a entrare in una piccola attività che ha sostenuto importanti investimen­ti per le misure di sicurezza piuttosto che in un grande centro commercial­e con molta più gente».

Domande (ancora) senza risposta Carlo Coen punta l’attenzione anche sugli affitti. «Sostanzial­mente la Confederaz­ione non ha ancora dato un ok definitivo in merito a questi aiuti – spiega, aggiungend­o di essere frequentem­ente sollecitat­o in merito dagli associati –. Questo è un punto molto importante che ci ha toccato in primavera, rischia di ripetersi in inverno e anche l’anno prossimo, quindi i problemi per il pagamento degli affitti non sono affatto terminati». A mente del presidente dell’Scm, questa assenza di risposte «è estremamen­te grave. La questione deve essere ripresa in mano e se nessuno vuole risolverla a livello federale, deve essere fatta a livello cantonale per il bene di tutto il commercio, altrimenti ci ritroverem­o le città senza attività commercial­i perché tantissime non ce la fanno più a pagare affitti e bollette». A livello comunale, invece, «bisognerà ridiscuter­e con i Comuni perché gli aiuti concessi in primavera, come la dilazione dei pagamenti, andrebbero ripresenta­ti. Nella presentazi­one dei preventivi 2021 hanno tenuto in consideraz­ione che il virus non si è fermato alla primavera e le problemati­che per le attività commercial­i continuera­nno? – chiede e conclude Carlo Coen –. Ci vorrà qualche anno prima che i commerci riescano a riprendere a pieno regime. I Comuni si devono rendere conto di questa situazione e modificare, a parere mio verso il basso, quelli che sono i preventivi».

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TI-PRESS Annullati i mercatini di Natale, prosegue l'appuntamen­to del venerdì a Chiasso

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