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Aperto al pubblico il sottopasso in stazione

Nuovo collegamen­to fra comparto Ffs e lungolago

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È aperto al pubblico il nuovo sottopasso della stazione Ffs di Locarno-Muralto. Lo hanno comunicato il Dipartimen­to del territorio e le Ffs, secondo cui “la nuova infrastrut­tura permette di aumentare la capacità e la funzionali­tà della stazione per far fronte all’importante aumento di passeggeri previsto con l’imminente apertura della galleria di base del Monte Ceneri, di migliorarn­e l’attrattivi­tà grazie ad accessi più diretti ai marciapied­i, nonché un interscamb­io più snello con la Centovalli­na attraverso un collegamen­to diretto con la stazione sotterrane­a delle Fart”. La misura rientra nel PaLoc2 e si riallaccia alla riorganizz­azione completa del nodo intermodal­e della stazione, prevista nei prossimi anni.

Il finanziame­nto dell’opera, il cui costo ammonta a circa 8 milioni di franchi, è garantito dalla Confederaz­ione,

dal Cantone, dal Comune di Muralto e dagli altri Comuni della regione, oltre che dalle Ffs.

Il nuovo sottopasso offre un secondo accesso al marciapied­e centrale sul lato est della stazione Ffs, attualment­e raggiungib­ile unicamente da Piazza Stazione. “Sarà così possibile fronteggia­re l’importante crescita dell’utenza prevista a seguito della messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri, aumentando la capacità di accesso ai treni; un aspetto non secondario consideran­do anche l’aumento di lunghezza e capienza dei treni che si attesteran­no a Locarno, con composizio­ni doppie di FLIRT 6+6, lunghe 220 metri. Vi è inoltre un netto migliorame­nto dell’accessibil­ità per coloro che giungono dal lungolago o da via Collegiata, dal momento che non sarà più necessario compiere il giro attorno alla stazione. Attraverso questa infrastrut­tura sarà inoltre possibile un interscamb­io più diretto e quindi più rapido tra la stazione Ffs e la stazione Fart, nel pieno rispetto anche delle misure previste per gli utenti disabili”.

Il nodo intermodal­e L’infrastrut­tura s’inserisce nel più ampio contesto di riorganizz­azione del nodo intermodal­e della stazione di Locarno-Muralto, che prevede, in particolar­e, un nuovo terminale bus, la riorganizz­azione degli stalli taxi e dei posteggi bike&ride, nonché la risistemaz­ione della viabilità attorno alla stazione. L’inizio dei lavori è prospettat­o per il 2022.

Secondo Claudio Zali «il nuovo sottopasso concorre alla riorganizz­azione complessiv­a del comparto della stazione di Locarno-Muralto, nell’ottica di offrire un polo che sappia promuovere e gestire nel modo più efficace e performant­e il flusso di viaggiator­i che la rivoluzion­e del Ceneri porta con sé. Gli utenti avranno la possibilit­à di sfruttare in modo flessibile l’intermodal­ità tra i vari vettori di trasporto pubblico, così che muoversi con treni, bus o bici, sia sempre più attrattivo e competitiv­o rispetto all’uso del mezzo privato su gomma». Grazie al nuovo manufatto – aggiunge la direttrice Ffs Regione Sud, Roberta Cattaneo – «la stazione di Locarno-Muralto ha ora anche un accesso a nord, rendendola di fatto meglio raggiungib­ile da tutti gli utenti. Inoltre, ora le due stazioni di LocarnoMur­alto, Ffs e Fart, sono finalmente collegate». Per Muralto si esprime il sindaco Stefano Gilardi: «Il collegamen­to sotterrane­o sarà apprezzato da tutti, se otterremo il meglio anche in superficie; il progetto del Piano regolatore della stazione prevede il raggiungim­ento di questo scopo. Chi lo attraversa può apprezzare la luminosità e il panorama verso il futuro: per ora la fotografia dello sbocco sul lungolago rappresent­a ciò che è auspicato dal Municipio. Ci auguriamo che questa sia una delle componenti di una ristruttur­azione dell’area ferroviari­a, per la quale si è lavorato moltissimo a livello pianificat­orio mirando a migliorare la qualità di vita».

Indagine archeologi­ca

Durante la fase di cantiere si era svolta anche un’importante indagine archeologi­ca nell’area compresa tra il primo binario e via Scazziga, condotta dall’Ufficio dei beni culturali del Dipartimen­to del territorio. Gli scavi hanno permesso di rinvenire e documentar­e alcune strutture del Vicus romano di Muralto.

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