Preventivo da aggiornare, pigioni ‘scoperte’
Intanto anche le discussioni sul preventivo della Confederazione per il 2021 sono state segnate dalla pandemia. La commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha raccomandato di aggiungere alla previsione di spesa 231 milioni di franchi, dei quali 200 da destinare appunto ai casi di rigore. È stata invece bocciata la proposta di portare da 200 milioni a un miliardo l’allocazione per quegli stessi casi, che potrebbe comunque rientrare in gioco al momento del plenum parlamentare. I fondi dovranno poter essere versati ai Cantoni che ne fanno richiesta a partire dal primo gennaio. Con 14 voti a 11 la commissione ha stabilito che le spese legate alla crisi non devono essere considerate straordinarie. Come proposto dal Consiglio federale dovrebbero essere incluse, se possibile, nel preventivo ordinario. Il supplemento di 3,15 miliardi di franchi chiesto dal Consiglio federale è stato approvato senza modifiche. Un importo di 2,2 miliardi di franchi è destinato alle indennità di perdita di guadagno Covid estese dal Parlamento in autunno.
Intanto, però, i commercianti potrebbero non poter beneficiare di una riduzione dell’affitto. Con 8 voti contro 5 la commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati propone infatti al plenum di non entrare in materia sulla legge sulle pigioni commerciali Covid-19. La maggioranza ritiene che questa intervenga retroattivamente nei rapporti contrattuali privati e potrebbe nascere grande incertezza giuridica, si legge in una nota diffusa oggi dai servizi del Parlamento. Considera inoltre inaccettabile che non tenga sufficientemente conto delle ripercussioni diverse sulle singole aziende. Una minoranza propone l’entrata in materia, ritenendo che il Parlamento debba trovare una soluzione al riguardo. Il dossier verrà dibattuto dalle Camere.