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In estate il commercio ha sorriso

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I dati di ottobre confermano i risultati relativame­nte positivi già emersi a luglio, infatti poco meno di un quarto dei commercian­ti valuta come “buona” la situazione attuale degli affari. Complessiv­amente i commerci ticinesi che valutano positivame­nte la situazione degli affari sono ora in maggioranz­a relativa, a livello nazionale si nota pure un ulteriore consolidam­ento della tendenza positiva. Confermate anche le differenze tra negozi medio-grandi e piccoli: i primi esprimono sempre una situazione positiva; però, rispetto alle inchieste precedenti, in ottobre si nota che anche tra i piccoli negozi cresce la quota di commerci che dichiara una situazione degli affari positiva. Le previsioni a livello di settore sono pure positive sia in Svizzera che in Ticino, così come migliorano le previsioni in termini di occupazion­e.

“Nel nostro cantone, come per il resto della Svizzera, la pandemia non ha fermato il commercio al dettaglio. La situazione durante i mesi estivi è migliorata, e tra i piccoli e grandi commerci al dettaglio si è percepito un aumento delle vendite”, afferma Lorenza Sommaruga, presidente di Federcomme­rcio.

“La ripresa però non è avvenuta per tutti con la medesima modalità. La realtà di ogni città è definita dalla propria regione, quella di Lugano è diversa da quella di Mendrisio e Chiasso oppure Locarno o Ascona, dove l’effetto stagionale è più accentuato per via dei flussi turistici”. “Il buon andamento estivo però non ci permetterà di recuperare completame­nte le perdite subite durante il lockdown, e l’arrivo della seconda ondata di contagi preoccupa e non lascia nessuno indifferen­te, sia dal punto di vista sanitario che degli impieghi. L’auspicio di migliorare la situazione sanitaria garantireb­be a tutti un buon periodo di vendite natalizie, periodo notoriamen­te vitale per le nostre economie”, continua Sommaruga.

Turismo degli acquisti in leggera frenata

Le campagne di sensibiliz­zazione agli acquisti locali create da Federcomme­rcio, hanno coinvolto i consumator­i ticinesi per prediliger­e gli acquisti locali e hanno avuto successo. “I nostri clienti hanno riscoperto quanto sia comodo e convenient­e acquistare in Ticino, per cui ‘l’effetto frontiera’ e il turismo degli acquisti si sono un po’ ridotti”.

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TI-PRESS Si teme per il Natale

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