Vienna in ‘lockdown’ duro da martedì e poi ci saranno test di massa
L’Austria chiude tutto. In Svizzera due settimane per cambiare rotta
Se il coronavirus sembra destinato a rimanere con noi ancora per parecchio tempo – perlomeno tutto l’inverno stando alle previsioni più ottimistiche degli scienziati –, così pure resteranno in vigore le restrizioni imposte dai governi nel Vecchio continente per contrastarlo: è questo il messaggio inviato dal governo tedesco, e nei giorni scorsi da quello francese, a cittadini sempre più stanchi e tra i quali montano ogni giorno nuove frange di protesta. Intanto, sul modello di quanto avvenuto in Slovacchia, l’Austria sta pianificando uno screening di massa al termine del secondo ‘lockdown’, che entrerà in vigore da martedì. L’annuncio è arrivato dal cancelliere Sebastian Kurz, che ha parlato dell’intenzione un fare “un passo simile” a quanto avvenuto in Slovacchia, dove due settimane fa due terzi della popolazione sono stati testati, con poco più dell’1% risultati positivi. Da martedì fino al 6 dicembre in Austria coprifuoco, scuole e negozi chiusi, nel tentativo di tenere sotto controllo una curva di contagi esponenziale in diverse regioni. Poi test a tappeto, “per poter garantire la riapertura delle scuole e le feste di Natale”, ha spiegato Kurz.
Berna valuta chiusura bar e ristoranti Con una popolazione simile alla Svizzera e una situazione migliore sul fronte di contagi e decessi (34,2% di morti per 100’000 abitanti in Svizzera contro il 18,9% in Austria, secondo la Rsi) la vicina Austria chiude tutto. In Svizzera, secondo indiscrezioni della SonntagsZeitung, la task-force federale si sta preparando a un giro di vite nel caso in cui le ultime misure non riescano a frenare l’avanzata dei contagi. Se i casi non caleranno in modo significativo nelle prossime due settimane, sarà considerata l’opzione di chiudere bar, ristoranti, musei e annullare concerti per le prossime otto settimane.
Germania, altri 4 mesi di restrizioni
E se per ora Vienna è l’unica a essersi arresa all’opzione più drastica, gli altri governi europei non nascondono che le restrizioni per affrontare la pandemia di Covid-19 potrebbero andare avanti ancora a lungo. I tedeschi dovrebbero prepararsi ad altri “quattro o cinque mesi di misure severe” per fermare l’aumento delle infezioni e non dovrebbero aspettarsi che le attuali regole vengano allentate rapidamente, ha ammonito dalle colonne del Bild am Sonntag il ministro dell’Economia di Berlino, Peter Altmaier.
Anche in Francia nei giorni scorsi, il primo ministro Jean Castex ha avvertito che il Paese avrebbe dovuto “convivere a lungo con il virus” e che il governo di Parigi lavora a “regole” per tenere la situazione in sicurezza fino all’arrivo di un vaccino. In Portogallo, la prossima settimana, l’80% della popolazione sarà soggetta a un coprifuoco. La Grecia ha deciso di chiudere anche le sue scuole primarie e gli asili.