Parco del Piano: un bilancio
Nell’ottobre 2017 avevamo presentato il progetto di Parco del Piano di Magadino. Da allora sono trascorsi tre anni ed è tempo di un primo bilancio. Lo abbiamo chiesto a Giacomo Zanini, presidente dell’Ente Parco del Piano di Magadino: «Il 2017 è stato sostanzialmente dedicato all’organizzazione, in particolare alla ricerca di una sede provvisoria e all’impostazione dei bandi di concorso per l’assunzione del personale. In questo primo quadriennio (2016-2020, ndr) il Parco ha avviato molte attività, cito solo le più importanti: il sostegno al settore agricolo (la promozione dei prodotti del Parco al mercato di Locarno, il progetto “Da spreco a risorsa” e il sostegno alle attività del progetto “Scuola in fattoria”); la promozione delle componenti naturali (il ripristino e manutenzione di alcuni biotopi importanti, il sostegno a specie prioritarie come la rondine e l’upupa); l’impostazione della comunicazione (concorso per la corporate identity, sito web, partecipazione a Slow Up); la visibilità del Parco (posa di sette totem per segnalare l’inizio del Parco nei principali punti di accesso, il progetto “Piatto del Parco” che intende promuovere l’utilizzo nella ristorazione dei prodotti del Parco); lo sviluppo delle relazioni con i principali partner, in particolare i Comuni; la collaborazione con Il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI per la creazione di una documentazione didattica per le scuole; la partecipazione al gruppo di lavoro del Dipartimento del territorio per analizzare la situazione del traffico veicolare sul Piano». Il progetto è quindi entrato da tempo nella fase esecutiva ed ha raggiunto già diversi obiettivi. Ma quali sono a grandi linee gli obiettivi per il prossimo quadriennio? «Il mese scorso il Consiglio di Fondazione ha licenziato un rapporto al Dipartimento del territorio, in vista del nuovo quadriennio, con un consuntivo del precedente, le proposte di modifica del Piano di utilizzo cantonale (Puc), in particolare relativi ai percorsi e agli accessi al Parco e il programma per il prossimo quadriennio, che si articola su cinque principali direttrici: dare visibilità al Parco, sostenere il settore agricolo, proteggere e promuovere le componenti naturali e le funzioni ecologiche, sviluppare e consolidare progetti di collaborazione e sinergie, stimolare la mobilità lenta e regolare il traffico veicolare. Inoltre, l’esperienza ha evidenziato che non è sufficiente che il Parco esista e operi, è indispensabile che i suoi fondamenti e le sue attività siano conosciuti dai portatori di interesse e dal pubblico e in questo senso intendiamo operare».