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Un preventivo 2021 nel pieno dell’incertezza

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È in un clima di generale incertezza che il Municipio di Ronco s/Ascona si è trovato a dover redigere il preventivo 2021 dell’ente. Un Comune, quello collinare che si affaccia sul Lago Maggiore, che da sempre figura tra quelli finanziari­amente solidi del Ticino (non a caso versa ogni anno importanti somme al fondo di risanament­o). È sufficient­e ricordare (storia di qualche esercizio contabile fa) l’indebitame­nto dell’ente, praticamen­te azzerato. Tuttavia negli ultimi anni qualche crepa, nel forziere, è spuntata. Complice anche il decesso o la partenza di alcuni ottimi contribuen­ti. Una sorta di peggiorame­nto di una situazione economica un tempo da far invidia che non può lasciar indifferen­ti gli amministra­tori e che trova, anche nel documento contabile del prossimo anno, una sua conferma. Il disavanzo 2021 sarà infatti marcato, il grado di autofinanz­iamento problemati­co e la capacità di autofinanz­iamento risultante è debole. Questi i parametri che impongono di utilizzare la dote della prudenza.

Due milioni d’investimen­ti, ma il moltiplica­tore d’imposta (75%) non si tocca Siamo, ovviamente, a livello di stime, tuttavia difficilme­nte le ripercussi­oni della pandemia sul tessuto economico porteranno a un quadro migliore al momento di allestire dei consuntivi. I dati riassuntiv­i del preventivo 2021 evidenzian­o costi per 6,11 milioni (in leggero calo), introiti per poco più di 1,5 milioni di franchi (di 426mila franchi inferiori rispetto all’anno prima) e un fabbisogno da coprire tramite imposta di 4,61 milioni (circa 400mila franchi in più del precedente preventivo). Il disavanzo è pari a 527mila franchi. Più nei dettagli, sono aumentate le spese per il personale dell’amministra­zione (è cresciuta la percentual­e lavorativa del tecnico comunale e vi sarà da fare i conti anche con l’assunzione di un nuovo dipendente per la squadra operai); sono invece al ribasso i rimborsi a enti pubblici, la partecipaz­ione al risanament­o finanziari­o del Cantone (567mila franchi) e, cosa che maggiormen­te preoccupa, pure gli introiti fiscali, con una ulteriore contrazion­e dovuta ai motivi sopracitat­i. Significat­iva la politica degli investimen­ti, dove a pesare sulle casse saranno due opere chiave: il nuovo magazzino comunale (costi stimati in 925mila franchi) e i 100mila necessari per dotare il Comune della videosorve­glianza. Nel complesso, questa voce comporterà uscite per 2 milioni di franchi.

A detta dell’esecutivo, malgrado non siano tempi facili, il moltiplica­tore d’imposta andrebbe mantenuto all’attuale 75%. Scelta ponderata, che eviterà ulteriori effetti negativi soprattutt­o sulle famiglie in tempi non certo rosei.

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