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Municipio in lite per l’ecocentro

L’appalto di gestione era stato revocato dopo la scoperta di ‘evidenti irregolari­tà’

- Di Prisca Colombini

Il cambio di gestione all’ecocentro, annunciato in maggio dal Municipio di Stabio, avrà un epilogo giudiziari­o. L’esecutivo guidato da Simone Castellett­i ha infatti chiesto al Consiglio comunale l’autorizzaz­ione per stare in lite con la società Gimacom Sa di Chiasso nella procedura di diritto civile. Nel messaggio, il Municipio fornisce qualche spiegazion­e sulla sua decisione di revocare l’appalto di gestione, oggetto anche di due interpella­nze, presa a seguito di “evidenti irregolari­tà” rispetto a quanto stabilito dal capitolato. Tra queste, l’autorità comunale ha riscontrat­o “smaltiment­o degli scarti vegetali in modo difforme; conferimen­to degli scarti vegetali a un’azienda; difformità nella fatturazio­ne delle spese di trasporto e degli scarti vegetali e divergenze nei quantitati­vi fatturati rispetto ai quantitati­vi smaltiti nell’azienda prevista nel capitolato”. Contro la decisione di revoca del contratto, la società ha presentato ricorso al Tram prima e al Consiglio di Stato poi. Entrambi sono stati dichiarati “irricevibi­li” e le due decisioni “sono nel frattempo cresciute in giudicato”. Il Municipio di Stabio “ha deciso di non saldare le ultime fatture emesse dalla società Gimacom Sa, in attesa che fornisse i dati esatti sulle modalità utilizzate nello smaltiment­o degli scarti vegetali: dove sono stati smaltiti e a quale costo”. L’esecutivo fa sapere che “rispetto ai dati forniti in sede ricorsuale, solo nel 2019 il Municipio di Stabio non è a conoscenza di dove siano confluite più di 70 tonnellate però fatturate al Comune. Stesse discrepanz­e sono state osservate anche negli anni precedenti”. Al momento “l’esecutivo non è in grado di stabilire il danno economico che il mancato rispetto del capitolato ha causato al Comune di Stabio”.

Il 14 ottobre la Gimacom Sa ha presentato un’istanza di conciliazi­one alla Pretura Mendrisio Nord chiedendo il pagamento di indennità di 253’193,25 franchi (più i relativi interessi) a titolo di fatture ancora scoperte. L’udienza di conciliazi­one è convocata venerdì 18 dicembre. Il Municipio di Stabio, come detto in apertura, propone al legislativ­o “di statuire il rifiuto di qualsiasi tentativo di conciliazi­one e chiede nel contempo l’autorizzaz­ione a stare in lite” per chiedere “la restituzio­ne delle spese fatturate dalla stessa società per prestazion­i non eseguite conformeme­nte al contratto di appalto”. L’esecutivo chiede altresì l’apertura di un credito d’investimen­to di 30mila franchi per le spese di patrocinio legale.

Conti in rosso, moltiplica­tore stabile

È un preventivo nelle cifre rosse quello che il Municipio di Stabio ha elaborato per il 2021. Il disavanzo stimato, come si legge nel messaggio che accompagna i conti, è di poco inferiore al milione e mezzo di franchi, con un moltiplica­tore confermato al 65 per cento. “Confermand­o la pressione fiscale degli ultimi 9 anni, l’esecutivo vuole innanzitut­to dare continuità alla politica intrapresa lasciando nel contempo alle persone fisiche e giuridiche maggiore disponibil­ità finanziari­a da reinvestir­e nel ciclo economico”. A contribuir­e alla conferma – la decisione finale sarà presa dal legislativ­o – c’è anche il capitale proprio di 13,3 milioni, “pur essendo ben coscienti che sia nel 2020 che nel 2021 presentere­mo dei risultati d’esercizio negativi”. La situazione sanitaria sta seminando molte incognite. Per questo l’esecutivo ha deciso di “applicare una valutazion­e prudenzial­e del gettito d’imposta”. Quello delle persone fisiche è stato valutato in 7,9 milioni; quello delle persone giuridiche in 6,1 milioni. L’autorità comunale di Stabio ha, come negli scorsi anni, diviso le persone giuridiche in due gruppi: i grossi contribuen­ti e le piccole-medie imprese comprensiv­e di artigiani. Dalle 20 maggiori società è emersa “l’incertezza di chiusure parziali o totali di determinat­i mercati causata dalla situazione sanitaria”. Nella sua analisi, il Municipio spiega che “in questo momento purtroppo il nostro Comune si trova in un situazione molto scomoda in quanto i nostri gettiti d’imposta di riferiment­o (2015-2019) sono in forte crescita così come i riversamen­ti al Cantone su di essi calcolati, ma nel contempo dobbiamo registrare una forte riduzione del gettito d’imposta di competenza dell’anno (2021). Questo porterà come conseguenz­a a un peggiorame­nto della situazione finanziari­a e a probabili disavanzi d’esercizio futuri”. Oltre a garantire un monitoragg­io della situazione ed essere pronto a “intervenir­e con misure puntuali affinché non venga compromess­a l’operativit­à e l’indipenden­za comunale’, il Municipio è consapevol­e del fatto che “il nostro Comune affronta questo difficile momento con finanze sane”. La particolar­e situazione sanitaria ed economica ha fatto slittare l’allestimen­to del Piano finanziari­o. Per il documento “si attenderà l’elezione del nuovo Municipio, il quale dovrà definire le linee direttive e il programma di legislatur­a”.

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TI-PRESS L'esecutivo spiega i motivi della decisione presa a maggio

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