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Ponti fa tremare Désplanche­s

Agli ‘Svizzeri’ di Sion il ticinese chiude i 200 delfino a 12 centesimi dal primato nazionale

- Di Stefano Minotti

Una quasi una ritrovata normalità quella presentata­si ai partecipan­ti dei Campionati svizzeri in vasca corta di Sion. E ciò nonostante le barriere protettive che delimitava­no in settori rettangola­ri lo spazio adibito alle squadre, l’assenza di pubblico, i pochi nuotatori ammessi all’interno della piscina e l’impossibil­ità da parte degli atleti di seguire con cori e canti le gesta dei propri compagni a bordo vasca. Rigide misure di sicurezza necessarie per permettere lo svolgiment­o della manifestaz­ione, rispettate – come messo in evidenza da Swiss Aquatics – in maniera ragguardev­ole da atleti, allenatori e volontari presenti all’evento. Un plauso va dunque a un’organizzaz­ione del resto impeccabil­e nel presentare il suo concetto di protezione senza cui, altrimenti, il nuoto svizzero avrebbe dovuto rinunciare all’appuntamen­to clou della stagione invernale. Chiaro, qualche inconvenie­nte c’è stato, dovuto forse alla sin troppa fiscalità espressa da qualche giudice. Ma d’altronde, in un momento come questo, staff e atleti sono riusciti a chiudere più di un occhio a riguardo e indossare una mascherina pure quando, ancora bagnati, si è in manco d’ossigeno per lo sforzo profuso in acqua.

Appassiona­nte testa a testa tra Liess e Djakovic

Tornando al dato sportivo, la manifestaz­ione – nonostante le assenze del tifo e di molti atleti della nazionale rossocroci­ata (Ugolkova, Touretski e Désplanche­s su tutti) – è stata molto vivace, almeno sportivame­nte parlando. Una volta scesi in vasca, gli sfidanti non hanno certamente pensato molto alle regole del distanziam­ento sociale, ingaggiand­o diversi duelli spalla contro spalla lungo le corsie. Tra questi, di grande effetto è stato quello tra Nils Liess e Antonio Djakovic, che ha visto il ginevrino imporsi nei 100, 200 e 400 sl con due nuovi primati del campionato (1’45”37 e 3’43”77), con lo zurighese classe 2002 che è apparso poco brillante e lontano dai suoi migliori tempi. Come ogni anno, le gare di Noé Ponti sono seguite con grande attenzione; alla Piscine Couverte de l’Ancien Stand una particolar­e suspense si è creata attorno ai suoi 200 delfino quando, per la quasi totalità della gara, è stato al ritmo del primato svizzero di Désplanche­s, per poi concludere a soli 12 centesimi dal record, ma limando il miglior tempo del campionato in 1’54”05 (miglior prestazion­e maschile del campionato), come fatto anche nei 100, vinti in 50”98 – a 17 centesimi dal suo primato nazionale fatto segnare lo scorso anno a Glasgow – e nei 200 misti, in 1’55”83. Ha dimostrato un grande stato di forma anche l’ondina della Limmat Sharks Zurigo Lisa Mamié, incontrast­ata anche quest’anno nella rana: suoi i 50, 100 e 200 rana con i tempi di 30”78, 1’0”14 e 2’21”29, quest’ultimo che è attualment­e il quarto miglior crono europeo della stagione e la miglior prova femminile a punti del campionato. Ottime nuove dunque dagli atleti di punta della selezione rossocroci­ata, che hanno dimostrato di essere sulla strada giusta verso i prossimi, si spera, giochi olimpici di Tokyo.

Sarà un campionato da ricordare per Benjamin Pfeiffer (2003, A-Club Savosa), il quale anche a Sion ha dimostrato il suo ottimo progresso nelle prove del dorso: fresco di primato ticinese nei 50 dorso (26”73 nuotato a Tenero in vasca lunga), ha ottenuto la sua prima medaglia in un Campionato svizzero assoluto classifica­ndosi terzo nella prova veloce del dorso in 25”02, un bottino arricchito da due ottimi quarti posti nei 100 e 200 della stessa disciplina.

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KEYSTONE A Sion il locarnese ha tenuto fede alle aspettativ­e della vigilia

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