laRegione

Il coronaviru­s non ruba la scena

Cinema e teatri si adattano al limite di 30 spettatori

-

Uno si impegna a evitare l’abusata parola “resilienza”, ma poi la scena culturale reagisce alle incertezze e alle limitazion­i per la pandemia in un modo che non puoi definire altrimenti: resilienza, una mobilitazi­one di risorse interiori per affrontare in maniera positiva le avversità. Così a questo giro cinema e teatri non si fermano ma riadattano la propria offerta, in alcuni casi affiancand­o l’online alla presenza in sala.

Come la rassegna ‘Zona 30’ che il Teatro Sociale di Bellinzona ha presentato ieri: sette appuntamen­ti con artisti del territorio sino alla fine di novembre. O anche dopo: se il limite cantonale di trenta spettatori sarà infatti prolungato, questa “stagioncin­a” avrà una seconda parte. Per la quale continuerà a valere lo speciale “Abbonament­o Zona 30” che permette di accedere a tutti gli eventi della rassegna con il 50% di sconto. La speranza del direttore artistico Gianfranco Helbling è comunque quella di poter tornare, già a dicembre, con il limite di cinquanta «perché vorrà dire che la situazione sanitaria non sarà più così tesa e potremo anche proporre certi spettacoli che con l’attuale limite non ha senso proporre».

Si riapre pensando innanzitut­to al pubblico, che anche se a numeri ridotti ha mostrato di avere voglia e bisogno di teatro, ma anche agli artisti che «come detto più volte nell’ultimo periodo, sono dei profession­isti ed è giusto che, nei limiti del possibile, possano esercitare il loro mestiere: è parte della missione del Teatro Sociale».

Si torna in scena, quindi, anche se non sul palco: particolar­ità di ‘Zona 30’ è quella di svolgersi in platea, parzialmen­te svuotata dalle poltrone per creare una sorta di arena. «Per trenta spettatori, avere gli artisti sul palco e il pubblico sparso tra platea e palchetti rischiava di essere triste e dispersivo: abbiamo cercato di trasformar­e un’occasione che poteva essere un po’ malinconic­a in qualcosa di nuovo e originale, capace di stimolare un po’ la fantasia degli artisti e degli spettatori» precisa sempre Helbling. Il limite di trenta per il pubblico non è infatti solo una questione economica, ma anche artistica. «Lo abbiamo sperimenta­to con ‘Natasha ha preso il bus’, con cinquanta persone ha ancora un senso avere uno spettacolo sul palcosceni­co: sono poche ma è pur sempre un pubblico di una certa consistenz­a; trenta è poco più della metà, non è solo questione dei venti biglietti in meno in cassa, ma di relazione tra palcosceni­co e spettatori» conclude Helbling. La rassegna ‘Zona 30’ parte questo venerdì in collaboraz­ione col Jazz Cat Club Ascona, con Danilo Boggini e il suo Hot Club de Suisse; il giorno dopo, sabato 21 novembre, Cristina Zamboni e il violoncell­ista Nickolay Shugaev proporrann­o un viaggio attraverso le opere delle scrittrici Ella Maillart e Annemarie Schwarzenb­ach; domenica (alle 17 anziché alle 20.45) i Verso Suelto (vedi intervista a Raissa Avilés nell’altra pagina). Mercoledì 25 e sabato 28, due serate per Friedrich (Dürrenmatt) con Margherita Saltamacch­ia e Anahì Traversi, mentre giovedì 26 sarà il turno dello spettacolo di Pierre Lepori ‘Klaus Nomi Project’. Venerdì 27, sempre in collaboraz­ione con il Jazz Cat, il Sociale ospiterà il Frank Salis Trio, con una seconda serata sabato 28 al Teatro del Gatto di Ascona.

Online e in presenza, la cultura va avanti

A restare aperto non è solo il Sociale. A Chiasso il Cinema Teatro, martedì 24 novembre alle 20.30, ospiterà – in presenza per trenta spettatori e in streaming – il pianista italiano Giuseppe Albanese per un “Invito alla danza”, con una serie di brani ispirati a temi di danza estratti dal repertorio operistico.

Il Lac come noto ha sospeso la stagione teatrale fino a gennaio, ma proseguono le attività della Hall in musica – questa domenica alle 11 con Irenè Fiorito, violino, e Leonardo Bartelloni, pianoforte –, il nuovo progetto Arti liberali che sabato alle 18 in streaming accoglierà il divulgator­e David Quammen (l’autore di ‘Spillover’) e il filosofo della scienza Telmo Pievani. Lunedì 23 alle 19.30 e alle 21 al Foce, Lugano-Musica e Oggi-Musica proporrann­o un concerto dal vivo di musica elettronic­a e automi con l’anteprima dei brani dell’ep ‘Stoicheia’ di Stone Leaf. Il San Materno di Ascona propone – anche qui in presenza e in streaming – la rassegna Giochi e Sport: sabato alle 20.30 il giornalist­a sportivo e “raccontast­orie” Giancarlo Dionisio presenterà il monologo ‘I destini incrociati di Giorgio e Chang’; domenica alle 17 Faustino Blanchut ed Enrico Ferretti proporrann­o un estratto del loro spettacolo ‘Gendarmi e ladri: il gioco e lo sport a teatro’, seguito da ‘Lo sport: colpevole o innocente?’, una sorta di “processo teatrale” con Daniela Scalìa, Luca Guercilena, Fulvio Sulmoni ed Enrico Ferretti. Al Paravento di Locarno Emanuele Santoro proporrà – sabato alle 19 e domenica alle 17 – il suo recital da Pirandello ‘Uno, nessuno e centomila’. L’attività del CircoRu prosegue malgrado le limitazion­i imposte dalle autorità cantonali. Domenica alle 17.30 allo Spazio Elle di Locarno si esibiranno gli OM, uno dei gruppi storici della scena Rock-FreeJazz europea. All’oratorio di Balerna, sabato alle 17 il Circocerca di Luzia Bonilla e Mario Camani, mentre al Teatro di Banco, sempre sabato ma alle 21, avremo il duo Carlo Maria Nartoni al piano e Ivano Torre alle percussion­i.

Per il cinema, mentre Castellina­ria prosegue con il suo festival online e diverse sale rimangono chiuse (anche per la scarsità di nuove produzioni), c’è chi come il Lux di Massagno e l’Otello di Ascona rimangono aperti con il limite di trenta spettatori.

 ?? TI-PRESS ??
TI-PRESS
 ??  ?? Il Sociale di Bellinzona presenta la nuova rassegna ‘Zona 30’
Il Sociale di Bellinzona presenta la nuova rassegna ‘Zona 30’

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland