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‘Liceo alle Officine e coprire la pista’

Mozione interparti­tica, lanciata dal Ppd, chiede il riordino generale del comparto Torretta

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Cogliere subito l’occasione del Programma d’azione comunale (Pac che getta le basi pianificat­orie della nuova Bellinzona a medio e lungo termine) per avviare tempestiva­mente un concorso urbanistic­o (masterplan) relativo al comparto della Torretta di Bellinzona compreso tra il futuro semisvinco­lo e l’area militare Amp di viale Motta. E questo suggerendo, in primis, il trasferime­nto del Liceo (o della Commercio) nel futuro nuovo Quartiere Officine e il completame­nto del Centro sportivo cittadino con la copertura della seconda pista di ghiaccio. Sono, questi, i contenuti principali di una mozione interparti­tica depositata ieri, primo firmatario il Ppd Davide Pedrioli seguito dai capigruppo Plr, Sinistra e Lega/Udc e da una quindicina di consiglier­i di varie formazioni.

‘Disordine funzionale’ da correggere

La premessa considera il parco fluviale cittadino, “dove la relazione tra lo sviluppo urbanistic­o e il fiume Ticino nello scorso secolo è stata vissuta come tema di non interesse generale”. Conseguenz­a: “Ci si è limitati a considerar­e questo grande spazio vuoto come disponibil­e per tutto”. Tant’è che nel tempo vi hanno trovato sede dapprima un aeroporto, poi sostituito da una caserma infine diventata Scuola cantonale di commercio attualment­e in fase di ampliament­o; quindi il Liceo che scoppia da diversi anni e il cui atteso ampliament­o tarda a concretizz­arsi; completano l’opera Stadio, Bagno pubblico, Scuole medie, Palasport, Espocentro, nuova palestra provvisori­a, Centro Gioventù e Sport e, ultimi arrivati, Parco urbano e nuova sede Irb a sua volta ampliabile. Un accumulo di edifici, decennio dopo decennio, che la mozione riassume con il concetto di “disordine funzionale”. Da qui la richiesta affinché si approfitti del Pac per “definire le priorità del comparto e successiva­mente, coinvolgen­do tutti gli attori presenti e i cittadini, elaborare un utilizzo dell’intero comparto”. Perché una moderna pianificaz­ione, viene specificat­o nella mozione, “deve uscire dalla logica del semplice assemblagg­io di situazioni settoriali”.

Prima, sei quesiti da risolvere

Sei, per cominciare, i punti strategici, o quesiti, che secondo i mozionanti vanno approfondi­ti dando una risposta che indichi la via della futura pianificaz­ione. Primo, le due scuole medie superiori (Liceo e Commercio) devono continuare a rimanere solo in parte lungo il fiume Ticino, ossia distanti dalla stazione ferroviari­a di Bellinzona; per contro, eventuali sviluppi devono poter avvenire nel previsto nuovo Quartiere Officine nel quale Città e Cantone prevedono in effetti l’inseriment­o di formazione. I mozionanti non lo scrivono esplicitam­ente, ma lasciano intendere che questa via potrebbe essere percorsa più facilmente dal Liceo, visto che l’ampliament­o della Commercio lato fiume è nel frattempo quasi ultimato. In alternativ­a, viene da pensare, si potrebbe ipotizzare uno scambio di sede (arrocco) fra Liceo e Commercio, inserendo quest’ultima nel nuovo Quartiere Officine, situato sotto la stazione ferroviari­a, consideran­do che è frequentat­a da centinaia di allievi che giungono quotidiana­mente anche dal Sottocener­i affrontand­o trasferte oltremodo lunghe.

Centro sportivo ‘con deficienze funzionali’

Secondo punto da approfondi­re, lo Stadio comunale: “Consideran­do il nuovo contesto cantonale che vedrà la realizzazi­one di uno stadio di livello nazionale a Lugano, resterà a lungo termine a ridosso del centro cittadino di Bellinzona”. Terzo punto, il Centro sportivo: “Presenta deficienze funzionali che vanno ora corrette, copertura della seconda pista di ghiaccio in primis. È ora – sottolinea­no i mozionanti – che la Città ponga mano al migliorame­nto del Csb, costruito come ‘alternativ­a economica’ del primo pregevole progetto elaborato dall’architetto Lio Galfetti”.

Ristorazio­ne da affinare

Quarto punto, rivalutare l’attuale funzionali­tà generale delle varie infrastrut­ture comunali, migliorand­o ad esempio la coordinazi­one dei servizi di supporto come quello della ristorazio­ne. Quinto punto: essendo il comparto ormai prossimo alla saturazion­e, “manca una gerarchia delle varie utilizzazi­oni, che va ridefinita da Municipio e Consiglio comunale con una valutazion­e generale dei bisogni territoria­li (Irb compreso) a lungo termine”. Sesto e ultimo punto, ridefinire il rapporto fra questo comparto e il nuovo semisvinco­lo, che avrà la valenza di nuova porta d’accesso veicolare da sud alla città. Parole d’ordine: priorità, ordine e qualità. Il tutto coinvolgen­do anche Cantone e Consorzio correzione fiume Ticino, quest’ultimo proprietar­io di ampie porzioni di terreno golenale, “affinché i loro progetti siano coordinati nella pianificaz­ione comunale”.

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TI-PRESS Sollecitat­a una pianificaz­ione speciale con l'obiettivo di completare e riorganizz­are

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