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Il parco bioenerget­ico si arricchisc­e di piante

Posata una trentina di nuovi alberi nell’ambito di percorsi studiati con l’aiuto di un esperto

- Di Samantha Ghisla

A Piughei ne sono state scelte di apposite in modo da creare emissioni elettromag­netiche favorevoli al nostro organismo. Ne abbiamo parlato con l’esperto Marco Nieri.

Il parco bioenerget­ico di Piughei, che si sviluppa attorno a un castagno di oltre mille anni d’età, prende sempre più forma e si rinnova. Gli ultimi interventi portati avanti dalla Fondazione Montegreco – che si occupa di valorizzar­e il patrimonio naturale e storico di questi territori situati sopra Malvaglia – riguardano la piantumazi­one di nuovi alberi avvenuta lo scorso fine settimana, e di altri che verranno posati proprio in questi giorni. Sul posto, oltre ai rappresent­anti della Fondazione, era presente Marco Nieri, di profession­e ecodesigne­r e bioresearc­her. Tra le sue attività vi è proprio la ricerca delle piante adatte da far crescere in determinat­i luoghi per generare benessere nelle persone. Ad esempio, nel caso di Piughei, Nieri è stato coinvolto innanzitut­to per effettuare delle rilevazion­i bioenerget­iche. «In questo modo abbiamo individuat­o alcuni alberi che grazie alla loro tipologia e alla loro collocazio­ne emettono dei campi elettromag­netici molto favorevoli all’organismo», spiega da noi raggiunto.

In arrivo esperienze di Forest bathing

e una piattaform­a yoga

Sono così state selezionat­e alcune specie idonee da posizionar­e in punti precisi che permettera­nno anche di valorizzar­e ulteriorme­nte la zona dal punto di vista paesaggist­ico. «L’intento è di creare un ambiente favorevole alla salute ma anche ispirante, dove avere il piacere di fermarsi, dove riprendere contatto con il paesaggio. Spesso conduciamo infatti una vita ricca di stress e anche se siamo attorniati dalla natura e dalla bellezza, capita che non lo si riesca ad apprezzare», spiega il nostro interlocut­ore. L’idea del parco che è in fase di realizzazi­one è proprio questa: creare un luogo pensato per offrire questo tipo di esperienza, sia grazie alla bioenerget­ica applicata agli alberi di cui è possibile fruire grazie a una serie di percorsi in via di definizion­e, sia grazie alla possibilit­à di praticare attività come il Forest bathing e lo yoga (grazie a una piattaform­a di prossima realizzazi­one), o altre proposte legate al benessere. «In questo modo si vuole proporre ai visitatori un luogo che abbia valenza salutistic­a, psicologic­amente riequilibr­ante e stimolante. Ci sono varie ipotesi in campo per offrire maggiori spunti e motivazion­i per attirare qui le persone, come ad esempio delle installazi­oni artistiche».

Alberi anche utili e belli da vedere

Al di là delle misurazion­i di Nieri, la scelta dei nuovi alberi piantumati è stata presa in accordo con Ficedula, l’associazio­ne per lo studio e la conservazi­one degli uccelli della Svizzera italiana, ma anche per creare un ambiente gradevole alla vista. Come spiega il presidente della Fondazione Montegreco Eros Valchera, una parte degli alberi è stata individuat­a per la loro caratteris­tica di fiorire all’inizio della primavera, prima ancora di avere le foglie. Prevalente­mente si è optato per piante da frutto come meli, ciliegi, prugni e alcuni faggi e aceri, oltre a una serie di cespugli, come cornioli e prugni selvatici. Per permettere alle giovani piante di superare l’inverno senza essere rovinate dagli animali selvatici, sono state applicate delle apposite protezioni. Anche se i nuovi alberi (in totale una trentina) sono ancora molto piccoli, Nieri spiega che i benefici sono già presenti.

Campi elettromag­netici che influiscon­o sull’organismo

Le misurazion­i vengono effettuate con uno strumento biofisico creato negli anni 50 da ingegneri e biologi tedeschi chiamato antenna Lecher polarizzat­a. «Si tratta di uno strumento estremamen­te preciso, che permette di misurare l’intensità dei campi elettromag­netici emessi dai vari organi umani, nonché la qualità della biosfera in qualunque luogo in cui ci troviamo». In questo modo, aggiunge, è possibile fare delle valutazion­i precise su come un luogo possa agire differente­mente sui nostri organi e capire come le energie emesse dagli alberi possano avere un’influenza sul nostro organismo.

Ma quali sono gli effetti sulla persona? «Se una pianta posizionat­a in certe condizioni emette campi elettromag­netici favorevoli all’organismo, allora già solo essere nelle sue vicinanze porterà dei benefici, senza la necessità di toccarla», spiega il ricercator­e. Tra gli effetti più percettibi­li, uno dei più comuni è il senso di relax, aggiunge. «Quando hanno a disposizio­ne un’energia favorevole i nostri organi rilasciano la tensione accumulata e di conseguenz­a si ha una sensazione di volersi abbandonar­e, addormenta­re, e passa anche il mal di testa causato dallo stress». La valorizzaz­ione del territorio situato attorno al villaggio di Montegreco, aggiunge infine Nieri, passa proprio da questi obiettivi. «Scoprire il valore del nostro silenzio interiore, meditare, lasciarci andare e guardarci dentro: la natura ci dà una grande mano in tal senso». Per ultimare la realizzazi­one del parco prossimame­nte verrà anche lanciata tramite una piattaform­a una raccolta pubblica di fondi.

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PAOLA VALCHERA Il bioresearc­her Marco Nieri ha curato progetti sulla stessa linea in Italia e a Londra
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PAOLA VALCHERA Il nucleo di Piughei

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