‘Stiamo andando nella giusta direzione’
Dalle colonne del ‘SonntagsBlick’ la direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), Anne Lévy, guarda con ottimismo alla tendenza attuale, dicendosi “convinta che stiamo andando nella buona direzione”. Interpellata sull’elevato numero di decessi in proporzione alla popolazione, Lévy, in carica da inizio ottobre, ritiene che la Confederazione non sia messa molto peggio del resto d’Europa. “Siamo molto preoccupati per l’eccesso di mortalità. Tuttavia, sono fiduciosa che al momento ci stiamo muovendo nella giusta direzione. È inoltre fondamentale che la popolazione sostenga le misure”. In merito a un lockdown a livello nazionale, Lévy afferma di non escludere assolutamente nulla. “Dobbiamo decidere di giorno in giorno. Il primo obiettivo ora è ridurre il numero di ricoveri e di morti. Se non ci riusciremo, dovremo inasprire le misure”.
Sottoporsi al test appena insorgono i sintomi
Lévy lancia ancora una volta un appello alla popolazione affinché si faccia testare all’insorgere dei primi sintomi. “Temo che questa situazione eccezionale durerà ancora a lungo”, afferma, preferendo non fare previsioni precise. “Una cosa è certa: il periodo dell’Avvento sarà duro per tutti. Non dobbiamo perdere la pazienza adesso”. Sull’arrivo di un vaccino, e sui timori di eventuali effetti collaterali, Lévy assicura che quello approvato in Svizzera “sarà sicuro ed efficace”.
Interpellata sulla preparazione alla seconda ondata, Lévy sostiene che “nessuno si aspettava che i numeri sarebbero aumentati così rapidamente”. Dal suo punto di vista le autorità erano però meglio preparate rispetto alla prima ondata. “Nel corso dell’estate i Cantoni hanno ampliato le capacità di contact tracing e di test – rileva –, ma purtroppo la pandemia non si comporta mai esattamente come previsto”.