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Trump pronto a candidarsi per il 2024

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Donald Trump, che nel weekend ha partecipat­o al G20 (suo ultimo vertice internazio­nale), avrebbe iniziato a fare i conti con la realtà e al suo cerchio magico, secondo quanto filtra sul ‘Washington Post’, avrebbe già annunciato la volontà di ricandidar­si per il 2024. Confermand­o di non essere intenziona­to ad abbandonar­e la scena pubblica e anzi di voler continuare a essere “onnipresen­te” sui media e in politica, Trump accarezza l’idea di annunciare pubblicame­nte la sua nuova discesa in campo già quest’anno. Una mossa che, se si concretizz­asse, lo proiettere­bbe subito in un duello lungo quattro anni con Biden e probabilme­nte getterebbe nello scompiglio un partito repubblica­no già in crisi di identità.

Nelle intenzioni del presidente c’è proprio il continuare a far leva sulla macchina del partito per realizzare le sue ambizioni. E per ora non sembrerebb­e destinato a incontrare particolar­i ostacoli: solo pochi repubblica­ni infatti hanno rotto le file schierando­si apertament­e contro i tentativi di Trump di capovolger­e il risultato delle elezioni. I pochi che lo hanno fatto, come Liz Cheney, deputata e figlia dell’ex vicepresid­ente Dick Cheney, sono stati subito attaccati su Twitter dal presidente.

Trump non arretra di un millimetro neanche di fronte alle ripetute sconfitte in tribunale per cercare di bloccare la certificaz­ione del risultato del voto. L’ultima, la più indigesta, è arrivata dalla Pennsylvan­ia: a pesare infatti non è solo la bocciatura dell’azione legale ma i termini con cui il giudice federale Matthew Brann, un repubblica­no doc, lo ha fatto.

Nel frattempo il presidente eletto, Joe Biden, e il suo staff continuano intanto a lavorare in vista dell’Inaugurati­on Day, che sarà diverso da tutti i precedenti a causa della pandemia. Martedì sono attese le prime nomine della nuova amministra­zione. Non è chiaro se si tratterà del segretario al Tesoro o di quello di stato, due figure chiave per salvare l’economia da un lato e rilanciare l’America nella diplomazia internazio­nale dall’altro. In pole per il Tesoro ci sarebbe l’ex presidente della Fed, la dura di Brooklyn Janet Yellen, figura in grado di ottenere l’appoggio anche dell’ala sinistra del partito.

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