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Medvedev completa l’opera e fa suo il Masters

Thiem ancora una volta deve arrendersi in finale

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È Daniil Medvedev il nuovo re del Masters: domando in tre set l’austriaco Dominic Thiem in finale, il 24enne russo, numero 4 del tabellone, si regala il successo più importante della sua carriera: 4-6 7-6 (7/2) 6-4, maturato in 2 ore e 42 minuti di gioco il punteggio con cui ha avuto ragione del fresco vincitore dell’Us Open.

Incoronato al Master 1000 di Parigi appena 15 giorni prima, Medvedev chiude così nel migliore dei modi una stagione parecchio complicata appunto fino a novembre. Non a caso, prima di questi due exploit, in questo 2020 non era riuscito a qualificar­si per una finale, e nemmeno a battere un giocatore tra i migliori 10 al mondo addirittur­a dall’ottobre del 2019. Ma stavolta, alla O2 di Londra, ha saputo andare fino in fondo. Addirittur­a centrando l’enplein, visto che ci è arrivato vincendo tutte le sue partite, battendo, fra gli altri, Novak Djokovic, Rafael Nadal e, infine, Dominic Thiem. Daniil Medvedev diventa così il secondo russo a fare suo il Master dopo Nikolay Davydenko, che ci era riuscito in occasione della prima edizione disputata nell’O2 Arena di Londra nel 2009.

Già sconfitto nella finale della passata edizione del Masters, Thiem può dal canto suo recitare il mea culpa per non essere riuscito a sfruttare le due palle di break di cui aveva beneficiat­o sul parziale di 3-3 nel corso del secondo set. Perché, poi, nel tie-break che ha chiuso quella frazione, il russo non gli ha fatto concession­i.

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KEYSTONE Il primo titolo importante non si scorda mai

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