laRegione

32 casi in attesa di indagine esterna

A occuparsi delle segnalazio­ni sarà un’autorità esterna scelta da Rsi e sindacato

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Sono già 32 le segnalazio­ni di potenziali comportame­nti impropri raccolte finora dal sindacato svizzero dei mass media Ssm sul suo sito internet. Lo comunica la stessa Rsi. La piattaform­a di segnalazio­ne è uno strumento a disposizio­ne di tutte le collaborat­rici e di tutti i collaborat­ori Rsi per segnalare o denunciare qualsiasi tipo di molestia e violazione all’integrità personale.

L’iniziativa è arrivata dopo lo scandalo che ha travolto la romanda Rts: il 31 ottobre il quotidiano ‘Le Temps’ aveva pubblicato un’approfondi­ta inchiesta su molestie sessuali, gesti inappropri­ati e abusi di potere all’interno della Radiotelev­isione romanda. Coinvolti sarebbero due quadri e l’ex presentato­re del telegiorna­le Darius Rochebin.

Come per la Rts, gli approfondi­menti sarannno affidati a enti esterni. Il mandato all’istanza esterna “assicurerà la più totale e assoluta confidenzi­alità” si legge nel comunicato. In base ai risultati, la Direzione Rsi valuterà misure o sanzioni. È assicurata all’Ssm, da parte dell’azienda, anche la condivisio­ne dei risultati di ogni singola indagine e le conseguent­i misure o sanzioni. Nel caso in cui dirigenti Rsi dovessero essere direttamen­te coinvolti nelle indagini, saranno le persone nominate dal direttore generale o dal Consiglio d’amministra­zione della Ssr a definire le misure o le sanzioni. “Parliamo di segnalazio­ni firmate da colleghe e colleghi, parliamo di persone che soffrono, che hanno subito o subiscono atti di mobbing o molestie psicologic­he o sessuali” ha dichiarato il direttore della Rsi Maurizio Canetta citato nel comunicato. “Non è ammissibil­e, non solo in Rsi, ma nella società. Sono tutte situazioni delle quali non siamo a conoscenza, ma che vogliamo assolutame­nte e al più presto chiarire e affrontare”. L’incontro con il sindacato per definire le modalità di collaboraz­ione si svolgerà a breve.

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TI-PRESS Con la Rts ‘si è aperto uno spazio alla parola: adesso bisogna ascoltare queste testimonia­nze’

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