laRegione

Procedure interne da migliorare

- Di Ivo Silvestro

«Credo ci siano due fattori decisivi: primo, l’azione rapida; secondo, la tutela delle persone, sia denunciant­i sia denunciate, per poter fare le verifiche, per non esporre vicende anche delicate». È risoluto, Maurizio Canetta, nel rispondere alle domande sulle 32 segnalazio­ni di “potenziali comportame­nti impropri”, come scritto in un comunicato stampa. Segnalazio­ni sulle quali Canetta non ha alcun dettaglio: «Non conosco né i nomi, né il tipo di casi, né a che livello sono avvenuti. Ed è giusto che io non ne sappia». Per tutelare le persone, come detto, e perché ad approfondi­re queste segnalazio­ni sarà un’istanza esterna indipenden­te e imparziale.

Fattore decisivo è l’azione rapida, ma possibile che ci siano voluti uno scandalo alla Rts e una piattaform­a esterna per portare alla luce questi casi?

Come mai le persone coinvolte non si sono sentite di denunciare gli episodi prima e all’interno dell’azienda?

È una domanda importante. Abbiamo un sistema per questi casi: ufficio del personale, i superiori, una piattaform­a esterna. Negli anni mi sono occupato di alcuni casi emersi con questo sistema.

Quanti e di che tipo?

È riservato. Anche perché lì dentro ci sono casi di mobbing, di lesione della personalit­à, di disparità salariale. Torno alla domanda di prima: capire il perché di quelle 32 segnalazio­ni è il grande tema. C’è timore a denunciare? Timore che non ci sarebbe stata una presa a carico? Oppure quelle situazioni sono state segnalate ma non risolte in maniera soddisface­nte?

Con quello che è successo alla Rts si è aperto uno spazio alla parola: adesso bisogna ascoltare queste testimonia­nze, evitare che vi sia quel silenzio che poi, inevitabil­mente, porta a un urlo.

Quelle procedure interne di cui dicevamo andranno quindi ripensate?

Vanno ampliate, rafforzate e migliorate. A tutti i livelli, di sistema e di lavoro sulla cultura aziendale.

Le 32 segnalazio­ni, come detto, saranno approfondi­te esternamen­te. Si va verso un doppio binario, con la persona che valuterà se rivolgersi internamen­te alla Rsi oppure, se preferirà, a un’istanza esterna?

Non sono in grado di dirlo. Il sistema esistente va innanzitut­to verificato e c’è, a livello nazionale, una revisione interna con appoggio esterno. Cosa e come si deciderà di fare in futuro non so dirlo.

La Rsi come interviene, di solito, di fronte a casi di abusi?

C’è una prima verifica. In caso di un conflitto come mobbing o bossing, e a seconda della gravità, c’è l’invito alle parti per una mediazione esterna; se la mediazione raggiunge un risultato positivo bene, altrimenti si apre un’inchiesta di nuovo esterna e in base ai risultati spetta al direttore decidere eventuali sanzioni.

Che tipo di sanzioni?

Se si configura un reato, si va direttamen­te dal procurator­e, ci mancherebb­e altro. Per il resto, come in tutte le aziende, si può andare dall’ammoniment­o all’ammoniment­o grave alla sospension­e grave e infine al licenziame­nto.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland