laRegione

Camorino infine ‘sacrificat­o’ per favorire Castione e Turrita

Zona artigianal­e, confermati i timori dell’ex sindaco

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Si conferma quanto ipotizzato nelle scorse settimane dall’ex sindaco di Camorino, Carlo Donadini, e quanto riportato dalla ‘Regione’ il 1° novembre. Nell’ambito della realizzazi­one delle nuove Officine Ffs di Castione e della conseguent­e cessione di metà comparto industrial­e cittadino al Comune di Bellinzona e al Cantone, si apprende che la Città ha “indicato al Consiglio di Stato di valutare la possibilit­à di elevare a zona Sac, nel quartiere di Camorino, 30’000 metri quadrati di terreno attualment­e occupati dal cantiere AlpTransit” e a suo tempo inizialmen­te destinati a ritrovare il loro originario utilizzo quale zona artigianal­e, un utilizzo a suo tempo perso con l’insediamen­to appunto del cantiere ferroviari­o. Ora, trasformar­e quei 30’000 metri quadrati in zona agricola pregiata – rammenta il Municipio cittadino rispondend­o a due interpella­nze dei consiglier­i comunali Verdi Ronnie David e Marco Noi e del consiglier­e indipenden­te Luigi Calanca – consentire­bbe alle Ffs di mettere in cascina una parte della compensazi­one agricola necessaria per l’uso industrial­e che farà a Castione di sette ettari di terreno Sac. Donadini lamentava il fatto che così facendo Camorino perderebbe il diritto di vedere un giorno ampliata, di una superficie analoga pari a 30’000 metri, la propria zona artigianal­e situata oltre la strada cantonale, ossia fra la rotonda del Fust e la Sezione della circolazio­ne; il Municipio cittadino ricorda tuttavia che la superficie oggi ancora occupata dal cantiere AlpTransit “è sottoposta a Zona di pianificaz­ione già in previsione di essere convertita in terreno agricolo come da volontà anche dell’allora Municipio di Camorino”. Il quale, riconoscen­do la necessità di vedere completame­nte verde il comparto a ridosso del portale nord della nuova galleria ferroviari­a, confidava appunto di poter ampliare l’esistente zona artigianal­e situata poco distante. Ma così, con ogni probabilit­à, non sarà: sebbene il Municipio cittadino parli oggi di “un’indicazion­e di disponibil­ità di principio” da esso comunicata nel giugno 2019 al governo cantonale, il quale aveva quindi informato le Ffs cui compete reperire le superfici di compenso agricolo, le cose sembrano ormai fatte, essendo peraltro orientate non solo a “favorire nel contempo la realizzazi­one del nuovo stabilimen­to industrial­e a Castione”, ma anche “la liberazion­e in centro città di 120’000 mq per uso misto, di cui 60’000 di proprietà pubblica per l’insediamen­to di un parco tecnologic­o, attività amministra­tive, di ricerca e formative, anche universita­rie”.

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RENDERING ALPTRANSIT Il portale nord tutto verde

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