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‘Ce la meritiamo, questa classifica’

Contro il Basilea decide Mattia Bottani allo scadere. ‘Un gol di cui avevo grande bisogno’.

- Di Marzio Mellini

Una fiammata che ti cambia la partita. Che ti trasforma in tre punti uno 0-0 che tutto sommato ci poteva stare, tramutatos­i invece in un successo pieno firmato Mattia Bottani, autore del gol decisivo a pochi secondi dal fischio finale di Tschudi. Gioia bianconera, quindi, per una vittoria ai danni del Basilea, pur sempre una delle squadre faro del campionato, che lancia i bianconeri alla rincorsa del leader Young Boys, lontano solo due punti. Il premio, quindi, il Lugano se l’è preso sui titoli di coda, grazie a uno dei giocatori mandati in campo da Jacobacci in corso d’opera, Anzi, grazie a due dei subentrant­i, giacché l’assist a Bottani l’ha fornito Odgaard, a suo modo eroe di serata per un assist comodo che ha però fatto la differenza tra un punto che avrebbe accontenta­to e il successo pieno che profuma di esaltazion­e. Meritata, non fosse che perché i risultati utili consecutiv­i dei bianconeri sono diciassett­e, tra gli otto della passata stagione e i nove maturati quest’anno. Un ruolino di marcia sempre più da grande squadra, quantomeno da squadra ormai pienamente consapevol­e della propria forza.

Jacobacci: ‘Gran primo tempo’ Maurizo Jacobacci mantiene un profilo basso che gli fa onore, senza disdegnare di portare alla luce un po’ di sano orgoglio misto a soddisfazi­one per l’ennesimo risultato utile, l’ennesima partita di livello della sua gestione, e per una classifica davvero bella a vedersi. «Mi auguro che arriviamo il più presto possibile ai 39 punti che ho indicato quale quota salvezza – esordisce il mister – ma faccio volentieri i compliment­i alla squadra. Nel primo tempo abbiamo disputato un’ottima gara. Due interventi dell’arbitro lasciano a desiderare, il vantaggio che non ha concesso a Gerndt lanciato verso la porta di Lindner e, soprattutt­o, il fallo fischiato a Lungoyi che si era liberato della marcatura e stava correndo verso la porta. Sono due occasioni molto importanti. Il Basilea nei primi 45’ non ha creato più di tanto. Ha però cambiato modulo, nella ripresa. Abbiamo sofferto un po’ ma abbiamo potuto deciderla a nostro favore anche grazie ai cambi. Da sempre do grande importanza alla qualità della panchina. Quelli che sono entrati hanno fatto molto bene la loro parte. Compreso Odgaard che ha trovato il pallone conquistat­o da Bottani in un duello aereo con Klose, che è più alto di lui». Al netto dei meriti indiscutib­ili del Lugano, è giusto ribadire che alla luce di quanto emerso nella ripresa, tutto sommato gestita meglio dal Basilea, lo 0-0 sarebbe stato salutato come un risultato equo, pur concedendo al Lugano di aver fatto meglio, e di più, in un primo tempo nel quale Lungoyi è parso imprendibi­le, creando i presuppost­i per un vantaggio che però non si è concretizz­ato. Buoni propositi ai quali Mattia Bottani, nel finale, ha voluto dare la propria benedizion­e con la rete del successo che premia lui, non sempre decisivo. «All’89’ ho invitato i ragazzi alla calma, affinché portassimo a casa almeno un punto, questo è vero. È però anche vero che siamo entrati in campo per vincerla, questa partita. Sapevo che un match come questo avrebbe potuto essere deciso da un errore, da un episodio. Non è la prima volta che segniamo allo scadere, in altre occasioni siamo stati bravi a crederci fino in fondo. Sì, il punto mi avrebbe accontenta­to, ma sono dell’idea che in campo si raccoglie quanto si merita. Noi questa vittoria ce la siamo meritata, così come ci meritiamo la bella classifica che abbiamo. Confidavo nel Losanna, che potesse fermare lo Young Boys, ma tant’è. Di sicuro battendo il Basilea abbiamo lanciato un segnale molto forte alle altre squadre. Le abbiamo affrontate tutte, salvo l’Yb, e non siamo stati inferiori a nessuno. Il confronto con tutte le avversarie dice che meritiamo rispetto».

‘Successo figlio dell’ottimo momento’ Entrato dalla panchina, Mattia Bottani ha fatto la differenza, e alla prima occasione avuta ha fatto centro. «Come sempre – scherza il fantasista bianconero, consapevol­e di non aver mai brillato né per continuità di rendimento, né per freddezza sotto porta –. Questo successo lo si spiega anche pensando al momento in cui siamo. Siamo reduci da tanti risultati molto positivi, in casi come questo la testa ti aiuta, così come la qualità della squadra che cresce di anno in anno. Avevo un gran bisogno di questo gol, avevo bisogno di dare il mio contributo, volevo ripagare i compagni che mi hanno sempre fatto sentire il loro calore. Li ringrazio. La mia assenza prolungata non ha aiutato la squadra né ha giovato a me stesso. Ho un rapporto speciale con tutti, con l’ambiente. È stato un anno difficile, avrei potuto perdere il controllo, ma ho sentito l’affetto di tutti. Il loro supporto mi è stato di grande aiuto».

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TI-PRESS/GIANINAZZI Le reti realizzate nei secondi conclusivi delle partite regalano sempre le soddisfazi­oni più grandi

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