Il sindaco ora guarda alla riapertura del Casinò
Dopo la sentenza della Cassazione
È un’ottima notizia, per il sindaco di Campione d’Italia, Roberto Canesi, la sentenza di ieri della Cassazione di annullare il fallimento del Casinò, confermando così la stessa decisione alla quale era giunta la Corte di Appello. «Gli scenari? Si tornerà probabilmente davanti al Tribunale di Como per discutere se la società di gestione (al 100% in mano al Comune, ndr) avrà un piano di ristrutturazione del debito e di continuità serio per poter ripartire oppure se il Tribunale valuterà che non ci sono queste condizioni». Il primo cittadino, su questo aspetto tanto decisivo, si dice ottimista: «Le possibilità di riaperture noi sicuramente le vediamo – assicura a laRegione il sindaco –. Auspichiamo questo risultato alla luce della sentenza; le motivazioni non le ho ancora lette, dovrei riceverle oggi (ieri, ndr). Vedremo con i nostri legali e poi andremo a fare tutto il percorso di concerto».
C’è un piano strategico già condiviso con i Ministeri competenti «Ho già contattato questa mattina (ieri, ndr) – prosegue Roberto Canesi – il delegato per i Casinò al governo al quale abbiamo esposto la nostra volontà di concordare tutto il percorso con i Ministeri competenti in modo da fargli condividere il piano strategico per poter riaprire il Casinò». Insomma, il sindaco afferma con determinazione di volersi battere per questa causa. «Assolutamente sì, questa è una certezza», riprende. Avete buone carte da giocare? «Sì, abbiamo buone chances. Quello che gioca a nostro favore è che in un momento di tanta crisi economica generale, il fatto di poter riaprire con un piano finanziario ed economico serio, riassumendo circa 180-200 persone – ora azzardo soltanto un numero (il Casinò ha chiuso i battenti con circa 500 dipendenti, ndr) – non è poca cosa, vogliamo risolvere i problemi occupazionali di un paese». E quali tempi si possono prefigurare a suo avviso per la riapertura della casa da gioco di Campione d’Italia qualora il Tribunale di Como darà luce verde? «Non saranno tempi biblici. Sei mesi, entro il giugno prossimo, potrebbe essere un quadro temporale compatibile. Chiaro che i tempi della causa fallimentare dipenderanno tanto anche dal Covid».
Sui tempi non si esclude un nuovo inizio entro giugno Esula invece da questo iter il capitolo giudiziario sul Casinò, per cui ci sono già state richieste di rinvio a giudizio. Si limita a osservare su questo aspetto, Roberto Canesi: «Se riusciremo a recuperare la società di gestione, scongiurandone il fallimento, eviteremo quelli che potrebbero essere i reati fallimentari che potrebbero emergere e che potrebbero essere molto pesanti in capo agli amministratori sia pubblici sia della casa da gioco. Il nostro intento – ribadisce il sindaco – è quello di far ripartire il Casinò, evitando il fallimento».
La notizia della Cassazione che ribalta le sorti del destino del Casinò, e che, di conseguenza, apre le tanto attese prospettive per il Comune di Campione d’Italia, in serie difficoltà dopo la chiusura della casa da gioco, è stata anticipata ieri da ‘Gioconews’, che ha raccolto la reazione dell’avvocato Corrado Ferriani, il quale, unitamente a Massimo Fabiani e Massimiliano Ratti, ha assistito il Comune di Campione d’Italia nella fase del reclamo in Corte di Appello contro la sentenza emessa dal Tribunale di Como. Ferriani, spiegando che ora la causa proseguirà davanti al Tribunale di Como, il quale dovrà decidere sul fallimento, o meno, della società di gestione, ha commentato: “Speriamo si possa trovare un po’ di pace per un paese, quello di Campione d’Italia, messo in ginocchio dalla chiusura della casa da gioco”.