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Bocconi avvelenati, in campo i bambini

Una lettera a cuore aperto dalla quinta B

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“Tutti gli animali siano domestici o selvatici sono esseri viventi sensibili che hanno tutto il diritto di essere amati, rispettati e di vivere come tutti gli esseri umani”. È con delicatezz­a, ma allo stesso tempo fermezza, che gli allievi della quinta B della scuola di Arzo hanno deciso di prendere carta e penna e denunciare quanto avvenuto nelle scorse settimane nel quartiere della Città di Mendrisio. Il 23 e 24 novembre scorsi, infatti, sono stati trovati morti due gatti e un cane, uccisi con dei bocconi avvelenati. “Questi fatti ci hanno reso molto tristi – scrivono nella lettera recapitata­ci dalla presidente di Forza Rescue Dog Svizzera Stéphanie Castiglion­i Scatizza –; tutte le volte che noi accarezzia­mo un animale, lui ci trasmette amore e felicità. I cani e i gatti amano di più noi esseri umani che loro stessi. Anche noi dovremmo comportarc­i così”. Un’azione, quella perpetrata ad Arzo, che evidenteme­nte suscita emozioni: “I proprietar­i di queste creature tenevano molto ai loro amici a quattro zampe. Dietro alla morte di questi ultimi ci sono cuori umani che battono e che soffrono: bambini, anziani e adulti tutti piangono di fronte a queste morti insensate, causate dal comportame­nto malvagio di persone arrabbiate e frustrate”.

Con questa lettera, gli allievi puntano quindi a “far riflettere le persone che commettono questi orribili atti crudeli. Il nostro desiderio è che tutto questo finisca ovunque nel mondo”. Allo stesso tempo, sottolinea­no, “desideriam­o anche avvisare la popolazion­e dei quartieri della montagna del Comune di Mendrisio sui pericoli che stanno vivendo i loro amici animali”.

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TI-PRESS Due gatti e un cane avvelenati

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