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Russell, Aitken, Fittipaldi, largo alle nuove leve

Gp del Bahrain senza Lewis Hamilton (Covid-19)

- Di Paolo Spalluto

Lewis Hamilton ha contratto il Covid-19 e per questa ragione non potrà essere presente al Round 2 di Sakhir, sostituito da George Russell della Williams, ma il cui cartellino è di Toto Wolff. Divertente dire che per l’inglese la chiamata della vita sia giunta proprio mentre era in toilette e lo stesso Toto nel sentire lo sciacquone gli ha chiesto se fosse il luogo ideale per parlare di futuro. Sarà un enigma molto affascinan­te quello di Russell. Se riuscisse a staccare tempi notevoli fin da subito sancirebbe in modo chiaro e inappellab­ile quello che tutti noi diciamo da tempo: in primis che queste F1 sono molto più semplici da condurre rispetto a quelle del passato. Poi dirà una seconda cosa: quanto Bottas sia poca cosa per ambire davvero, con la monoposto migliore del lotto, ad essere un vero scudiero di Hamilton. E infine, riguardo al caraibico, che è senza dubbio un grande talento, ma molto aiutato nel raggiunger­e risultati storici da una MercedesBe­nz che va quasi da sola. Seguite questo tema e domenica capiremo senza dubbio alcuno.

È un Gp in cui ci sono altri due esordienti: Jack Aitken sulla Williams e Pietro Fittipaldi sulla Haas, nipote del mitico Emerson. Non è frequente in una sola gara avere così tanti motivi d’interesse per giovani talenti all’opera e dunque sarà un piacere seguirli e annotarli.

Ovviamente, il tema della sicurezza in F1, dell’ammissione di Grosjean di ciò che l’Halo abbia fatto per lui, sono stati temi dominanti in modo assoluto nel corso di questa settimana di attesa prima del secondo round di Sakhir, un poco come era avvenuto in estate con Zeltweg.

Per l’ultima corsa dell’anno ad Abu Dhabi, il ginevrino di adozione dovrebbe essere nuovamente sulla Haas anche perché per lui significhe­rà il definitivo addio alla Formula Uno e sarebbe quindi bello e giusto se potesse viverlo non dalla panchina ma sul tracciato. Ross Brawn con la commission­e tecnica ha preso in mano il dossier sull’incidente di domenica scorsa, con particolar­e attenzione all’inatteso collasso del guardrail che poteva provocare un dramma. È un tema su cui anche l’associazio­ne dei piloti ha domandato di fare chiarezza, con la serenità di poterlo fare senza un morto sulla lista. La mamma di Jules Bianchi, proprio in seguito al mortale incidente del figlio, decapitato in pratica dalla lama di un trattore addetto allo sgombero al Gp del Giappone (l’Halo fu progettato proprio a seguito di quel dramma), ha fatto parte della sua gioia nel vedere che la morte del figlio sia servita a qualcosa.

In casa Ferrari, Cardile viene promosso responsabi­le telaio, mentre Simone Resta che era rientrato da Hinwil per la Ferrari, ora parte in direzione Haas in particolar­e con il mandato anche di far crescere Mick Schumacher in modo adeguato vista la destinazio­ne futura a Maranello.

Molto affranto Stefan Vandoorne che pensava di essere chiamato lui a sostituire Hamilton in forza del fatto di essere terzo pilota del team ufficiale, ma Russell che è in primis un grande talento futuro è pure un rampollo di casa Wolff, quindi la scelta era ovvia in certo senso, anche se forse ingiusta. Ci avviciniam­o al finale di un mondiale molto prevedibil­e e purtroppo poco combattuto, che ha visto una dominazion­e che ha fatto crollare gli ascolti televisivi e dunque messo ulteriorme­nte in crisi un campionato che vive di sponsor e diritti Tv. Sappiamo per certo che la reale audience del Mugello, ad esempio, è stata un vero bagno di sangue in termini di numeri. Del resto come appassiona­rsi se tutto è scontato e certo?

Almeno questa domenica Hamilton non ci sarà e dunque qualche momento di divertimen­to è assicurato. E Russell stupirà tutti, non ci sono dubbi.

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KEYSTONE George Russell, sostituto di Hamilton e ieri il più veloce in pista

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