Invito alla lettura
Claude Lévi-Strauss Tristi Tropici (Il Saggiatore, 1960-2018)
Affascinante raccolta delle memorie dell'antropologo sul tempo trascorso in America del Sud. Nel capitolo finale del diario di viaggio, l'autore riflette sui motivi che spingono l'etnologo a spostarsi migliaia di chilometri lontano dalla propria cultura di formazione, trovando nell'insegnamento di Rousseau un aiuto per una possibile via d'uscita dalla contraddizione presente in questo tipo di ricerca.
Paul Gauguin Noa Noa (1901)
“Possa venire il giorno (e forse verrà presto) in cui fuggirò nei boschi di qualche isola dell'Oceania, a vivere d'estasi, di calma e d'arte, circondato da una nuova famiglia, lontano dalla lotta europea per il denaro. Lì a Tahiti potrò ascoltare, nel silenzio delle belle notti tropicali, la dolce musica sussurrante degli slanci del mio cuore in amorosa armonia con gli esseri misteriosi che mi saranno attorno. Finalmente libero, senza preoccupazioni di denaro, potrò amare, cantare e morire”, così scrive il pittore alla moglie prima di partire per i Mari del Sud.
Dossier documentari dedicati all’emigrazione ticinese (Sistema bibliotecario ticinese, opere consultabili presso la Biblioteca cantonale di Bellinzona)
Una raccolta storiografica, nata da ricerche incrociate, di oltre trenta volumi, senza contare dizionari storici, saggi scientifici, epistolari, articoli di giornale e siti internet legati al tema. Spiccano i testi di Giorgio Cheda, Raffaello Ceschi e Piero Bianconi. Cheda, nato a Maggia nel 1938, è il maggior esperto di migrazione ticinese, a cui ha dedicato numerose opere. Il padre di Cheda era emigrato in California a 19 anni per poi tornare in Ticino e metter su famiglia a 29 anni. Tra le opere più importanti di Giorgio Cheda: Per una storia della popolazione valmaggese (1800-1960), edita nel 1970, L'emigrazione ticinese in Australia (1976) e L'emigrazione ticinese in California (1981).