Stupefacente e seducente
Look ben più vistoso ed espressivo per la nuova edizione della Serie 4 Coupé bavarese. Dal comportamento reattivo, rotondo e invitante grazie in special modo alle ʻmagieʼ del 6 cilindri turbo da 374 cavalli. Unʼeccellente Gran Turismo: perfetta per viaggiare, intrigante da guidare.
Con l’arrivo della seconda generazione della Serie 4 Coupé torna prepotentemente in primo piano lo stile che, da sempre, distingue il frontale delle BMW: la calandra a “doppio rene” non ha forse mai assunto tanta rilevanza estetica come ora, sin dal suo debutto sulla 303 del 1933. La rinnovata sportiva di Monaco, costruita sulla stessa pelle meccanica che dà le origini alla Serie 3 ultima serie, porta infatti in dote un design del frontale particolarmente esuberante e vistoso, decisamente sopra le righe per l’impatto che intende offrire: qualche anticipazione di questo nuovo corso si era vista con le ultime Serie 7 e X7, ma qua i toni salgono ulteriormente. Non si tratta però di una novità, poiché già in passato questo doppio elemento diviso dai listelli cromati - una scelta nata agli albori della Casa per sottolineare ricercatezza e originalità di allestimento dei propri modelli - aveva visto il proprio ingombro esteso in verticale verso la zona inferiore della carrozzeria; certamente, adesso si aggiunge uno sviluppo in larghezza altrettanto rilevante, secondo la Casa una reinterpretazione in chiave futuristica di questo classico tema. Resta invece immutato l’altrettanto tradizionale logo della marca tedesca, tutto meno che un’elica biancoazzurra: il simbolo rotondo con i “petali” nelle due tinte trova in realtà le sue radici nei colori dello Stato Libero di Baviera, seppur con una sequenza invertita rispetto alla lettura araldica convenzionale poiché, ai tempi della sua nascita, la legge di allora sulla tutela dei marchi proibiva di utilizzare direttamente gli stemmi degli Stati o altri emblemi nazionali in un marchio commerciale o in un logo.
Cucita proprio attorno a te
Tornando all’attualità, la rinnovata coupé tedesca offre i contenuti più tradizionali - quanto apprezzabili - attesi da una moderna sportiva ideale anche per viaggiare, con meccanica “classica” nel senso migliore del termine: la 440i protagonista del test è mossa dall’eccellente unità benzina sei cilindri in linea 3.0 sovralimentata, con l’aggiunta del microsistema ibrido a 48V con ulteriori 11 cavalli per garantire principalmente la massima elasticità con il funzionamento più fluido e vellutato: eccellente per il relax, altrettanto capace di sfoderare un allungo ben consistente con sonorità piena e via via più acuta e metallica, sempre d’impatto. Al volante, la guida restituisce tutta la qualità delle sportive bavaresi di razza, con l’allestimento M Sport appagante non solo sul piano del look ma anche per il maggior dinamismo conferito all’auto grazie ad assetto e ruote specifici.
Non si tratta di una “M” nel senso pieno dell’allestimento, ma la M440i combina con notevolissima efficacia il meglio dei due mondi made in Monaco: vale a dire un comportamento volendo molto reattivo e “appuntito” su ritmi decisi, quanto docile, rotondo e piacevolissimo persino al piccolo trotto. Completando il tutto con una trazione integrale reattiva che lascia tutto il sapore sportivo della spinta prevalente al posteriore, pur sempre efficace quanto serve per non sprecare mai trazione. Internamente, la Serie 4 Coupé appare principalmente “cucita” attorno al guidatore e al suo compagno in prima fila, cui è riservata la maggior parte dello spazio in un ambiente altamente ricercato, coinvolgente ed appagante per materiali, ergonomia e modernità delle interfacce uomo-macchina. E con il conforto irrinunciabile di una silenziosità di marcia invidiabile ad andatura livellata, autentico “must” quando si tratta di macinare chilometri senza fatica né stress.