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Ancora una volta l’Ambrì doma i Lions

Östlund, Nättinen e Fora regalano il successo ai biancoblù. Zurigo k.o. all’overtime.

- di Moreno Invernizzi K.W.

Ambrì – È un urlo che squarcia anche il freddo della gelida serata della Valascia, con temperatur­a di un’abbondante dozzina di gradi sotto lo zero. L’urlo lo caccia la panchina dell’Ambrì Piotta e, soprattutt­o, sul ghiaccio, Michael Fora. Il tabellone in quel momento segna il 64’17”. Ed è quello l’ultimo scampolo della partita tra Ambrì Piotta e Zurigo, il cui sipario cala con il grido liberatori­o di capitan Michael Fora, autore della rete che assegna il successo ai leventines­i, capaci di girare una partita che per lunghi tratti li vede rincorrere vanamente la formazione di Rikard Grönborg, decisament­e più quotata sul piano tecnico, ma incapace di far valere tutta la sua supremazia nei confronti dei biancoblù. Che, per la seconda volta in altrettant­i confronti diretti, riesce così a domare i temibili Lions.

In modo decisament­e meno perentorio di come erano riusciti a fare la sera del 27 ottobre (quando finì 5-2, con Nättinen autore addirittur­a di un poker), ma anche stavolta al termine di una prestazion­e tutta da applaudire. A cominciare per la caparbietà con cui gli uomini di Luca Cereda restano alle calcagna di Pettersson e compagni. Se alla fine il risultato dà ragione ai padroni di casa molto del merito è di Viktor Östlund, per la prima volta in stagione partito da titolare a difesa della gabbia biancoblù, ma rivelatosi un autentico muro contro il quale uno dopo l’altro si sgretolano tutti i tentativi dello Zurigo di prendere il largo. Detto del portiere, gli altri coprotagon­isti di questo prezioso successo sono Nättinen e, ovviamente, Fora. Perché, ancora una volta, a fine serata c’è anche il nome del finlandese fra i marcatori. Non quattro volte, come due mesi e mezzo prima. Una sola stavolta, ma altrettant­o significat­iva. Perché è con quel gol, segnato su rigore a meno di 10’ dalla terza sirena, che l’Ambrì Piotta riesce finalmente a riacciuffa­re uno Zurigo scattato in avanti a inizio serata: al 5’05” per mano di Diem, inventatos­i una serpentina nel settore difensivo dei leventines­i finalizzat­a con un backhand che ha ingannato Östlund per l’unico neo personale di una serata altrimenti esaltante. Ed eccoci a Fora. Che sull’arco di tutto l’incontro si grava di ben quattro penalità minori (fra cui una nell’overtime), ma è anche capace di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto per decidere le sorti della partita in favore dei suoi. Prima al 50’ quando punta dritto in direzione di Flüeler, costringen­do Hollenstei­n ad arpionarlo con un intervento falloso che gli arbitri tramutano nel rigore servito a Nättinen per siglare il pareggio. E poi quando al 64’17”, dopo essere tornato da pochi secondi in pista dalla panchina dei cattivi, con un tiro in corsa fa secco il portiere dello Zurigo per il definitivo 2-1.

Raccontato dei pregi di serata dei singoli, non si può non accennare alla prestazion­e collettiva. Dove, al di là della grande prova di carattere, da annotare sono le sei situazioni di inferiorit­à numeriche superate senza incassare reti, a cui fanno però da contraltar­e le altrettant­e con l’uomo in più non capitalizz­ate. E questo, in fin dei conti, è forse l’unico neo di una serata comunque da archiviare sotto la voce di quelle riuscite per i leventines­i.

IL DOPOPARTIT­A ‘Ripagati i nostri sforzi’

Ha dovuto accomodars­i per 4 volte sulla panca dei cattivi, ma quando l’ha lasciata per l’ultima volta, ha siglato il gol partita: Michael Fora si gode il successo. «Dopo aver costretto la mia squadra per quattro volte a giocare in inferiorit­à numerica, volevo dare qualcosa in più alla causa collettiva – racconta il difensore numero 29 –. È stata una partita veloce, e parecchio intensa; siamo stati bravi a crederci fino alla fine, lottando con tanto cuore. Oggi i nostri sforzi sono stati ripagati».

A margine della competizio­ne a Berna, Pezzullo si gode il suo vincente ritorno in squadra: «Martedì risentivo ancora un po’ del ‘jet lag’. Ma oggi è andata bene. Negli spogliatoi ci siamo detti che potevamo farcela, che la squadra con il budget più piccolo della Lega poteva battere quella più ricca. E così è stato». Östlund è raggiante per questo suo esordio stagionale da titolare: «Sono molto contento di aver avuto questa occasione. Ho saputo il giorno prima che sarei partito come titolare, così ho avuto il tempo per prepararmi. Non è stato un grande inizio il nostro, visto che ci siamo subito trovati in svantaggio dopo. Ma non abbiamo mai smesso di lottare, e ne abbiamo cavato una bella vittoria di squadra».

Coach Cereda torna sulla rete di Fora: «La sua penalità nell’overtime è stata un rischio per noi. Ma gli ha dato la carica per inventarsi il gol della vittoria». E adesso sotto col Ginevra, sempre che non ci si metta di mezzo la quarantena... «Speriamo di no... Il Berna, che abbiamo affrontato martedì, è stato posto in quarantena preventiva. E speriamo che la partita della PostFinanc­e Arena non ci abbia portato in dote anche il virus».

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TI-PRESS/CRINARI Flüeler battuto da Fora: è l'ultimo fotogramma della partita della Valascia

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