Metropoli subacquee
Gli uccelli sono sicuramente tra gli animali più famosi per le loro costruzioni. Ma anche il mare ospita ingegneri eccellenti. Basti pensare alla barriera corallina, una metropoli che ospita migliaia di specie di ogni tipo. Una metropoli che cresce molto lentamente, perché i coralli non hanno fretta. Con la loro particolare struttura, caratterizzata dall’assenza di zampe e testa, i coralli rientrano nel gruppo degli cnidari. Queste affascinanti formazioni sono costituite da innumerevoli animaletti invertebrati, i polipi del corallo, che vivono in una simbiosi particolarissima con alghe unicellulari. Attraverso la fotosintesi, queste ultime producono ossigeno e zucchero di cui beneficiano i polipi, che in cambio offrono loro un habitat protetto e sostanze nutritive. I coralli apportano svariati benefici all’ecosistema. Le barriere coralline sono di gran lunga le strutture marine più ricche di specie e produttive, e offrono un habitat perfetto a un quarto delle specie animali e vegetali che popolano i fondali. I coralli sono gli unici “architetti” in grado di dare vita a queste tipiche formazioni: i polipi secernono calcare con cui costruiscono, spesso impiegando centinaia di anni, originali scheletri a volte simili a fiori. Basti pensare che sono loro gli autori della struttura più grande al mondo, visibile anche dallo spazio. La barriera corallina australiana, per esempio, si estende per una lunghezza di oltre 2mila chilometri. Ci sono voluti migliaia di anni e per questo è importante frenare i cambiamenti climatici, visto che in pochi decenni potremmo essere quelli che hanno spazzato via un’opera così imponente.