laRegione

Fine 2020 in tonalità maggiore

- Giovanni Rickenbach strategist­a

Il 2020 è stato caratteriz­zato da sorprese senza precedenti. Il coronaviru­s ha provocato una recessione mondiale nella prima parte dell’anno. Il successivo rapido recupero è da attribuire al successo delle misure di contenimen­to della prima ondata della pandemia e alla tempestiva e massiccia azione di sostegno dei governi e delle banche centrali. A dispetto delle nuove ondate pandemiche, l’imminenza delle vaccinazio­ni di massa ha mantenuto alta la fiducia degli investitor­i nel quarto trimestre. Le prospettiv­e economiche sono più favorevoli oggi di quanto non fossero un anno fa. L’economia mondiale ha superato nel 2020 una recessione e avviato una fase di espansione ciclica destinata a proseguire nei prossimi anni. Le politiche monetarie e fiscali continuera­nno a sostenere la crescita dell’attività per un paio d’anni. In questo contesto positivo, le azioni offrono maggiori opportunit­à delle obbligazio­ni nel medio periodo. Nelle economie sviluppate, i mercati azionari beneficera­nno infatti della ripresa ciclica mentre, eccettuate le sue parti più rischiose, l’universo obbligazio­nario offre invece rendimenti negativi o esigui. Anche con la pandemia sotto controllo, non mancherann­o perturbazi­oni, incidenti di percorso e fasi di dubbio degli investitor­i. Le difficili relazioni Usa-Cina e la de-globalizza­zione dell’economia mondiale, alcuni appuntamen­ti elettorali critici nell’Ue, la gestione dei debiti pubblici e le tempistich­e della normalizza­zione delle politiche monetarie occuperann­o presto o tardi la cronaca finanziari­a. I notevoli rialzi registrati nella seconda parte dell’anno dagli attivi più rischiosi riflettono un’elevata propension­e al rischio degli investitor­i. Meglio allora non lasciarsi trasportar­e dall’entusiasmo, evitare la fretta e mantenere una certa prudenza tattica nell’immediato.

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