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Massagno, auguri dal cantiere Lux

Anche sulla collina la tradiziona­le cerimonia di inizio anno è andata in scena via web

- Di Leonardo Terzi www.massagno.ch/video.

Il luogo è sempre quello, il Cinema Lux, i volti pure sono già noti. Ma, segno di questi tempi difficili, anche la tradiziona­le cerimonia augurale di Massagno è dovuta andare in scena virtualmen­te, via web, come del resto è stato il caso per l’analoga manifestaz­ione di Lugano, tenutasi a Capodanno. Cinema Lux che tra l’altro, come ben sanno i massagnesi, è un cantiere, per la trasformaz­ione soprattutt­o della parte esterna e degli accessi. Il filmato messo ‘in onda’ dal Comune parte proprio da lì, con la presentatr­ice Carla Norghauer ad annaspare nel fango dell’area lavori. Tradizione comunque rispettata. «Sono già 45 anni che teniamo questa cerimonia assieme alla Pro Massagno e lo facciamo anche quest’anno in barba al Covid» dice il sindaco Giovanni Bruschetti.

Scommessa sul futuro

Si scorgono così dunque i manufatti in via di ultimazion­e. La grossa novità sono le scale di collegamen­to fra la sala cinematogr­afica e il sottostant­e salone Cosmo. «È il cantiere più importante che abbiamo a Massagno», sottolinea il sindaco, che parla di una scommessa sul futuro. Subito dopo Bruschetti ecco apparire un altro habitué della festa augurale: Franco Locatelli, presidente della Pro Massagno, fa capolino dalla sala macchine del cinema. «Noi ci siamo praticamen­te sempre, sette appuntamen­ti all’anno». L’associazio­ne nacque nel 1961 con vari scopi, tra cui sostenere il turismo allora fiorente in collina. «A Massagno c’erano ben 8 alberghi, purtroppo è rimasta solo la pensione Selva». Quello che si augura Locatelli è presto detto: «Tornare alla normalità, proporre alla popolazion­e i nostri eventi, speriamo verso l’estate di tornare a organizzar­e qualche cosa in presenza, ad abbracciar­ci e darci delle pacche sulle spalle. Penso che ci sia un grosso bisogno di comunità, di essere felici».

Comunità e indipenden­za

Nella scaletta della cerimonia ecco apparire un altro volto ben conosciuto in collina, quello di Mario Asioli primo cittadino in quanto presidente del Consiglio comunale: «È curioso che per la licenza di geografia all’Università, avevo fatto una ricerca sulla Grande Lugano. Allora mi chiedevo perché Massagno non entrasse a far parte di Lugano, adesso ho un po’ cambiato idea... Abbiamo effettivam­ente molte società, è una comunità viva e quindi oggi ha senso mantenere una indipenden­za. Domani... chi vivrà vedrà. Ai politici auguro di lavorare a favore dei cittadini, di evitare piccole ripicche e polemiche, che peraltro succedono. Ai cittadini auguro di trarre profitto da quello che è stato un anno molto difficile, ritrovare la serenità e rivedere un po’ la scala dei valori».

Tra un intermezzo musicale e l’altro, proposto da un quintetto di ottoni dell’Orchestra della Svizzera italiana – la ‘Osi Brass’ – riecco Locatelli a ringraziar­e le associazio­ni, alcune delle quali nel 2021 festeggian­o i loro anniversar­i: la Pro compie 60 anni, il coro Val Genzana gli 80 (era il Coro Santa Lucia, poi Coro di Massagno), Massagno musica è nata 40 anni fa su iniziativa di Mario Grassi e Damiano Ferrari. Beffa del destino, quest’anno le due formazioni musicali non hanno potuto esibirsi in occasione della cerimonia, ‘congelate’ dalle note limitazion­i anti-coronaviru­s. Menzione speciale anche per i 30 anni dell’Associazio­ne Quartiere del Bomborozzo, “che ha lo scopo di tutelare la qualità della vita nel quartiere, uno dei più popolosi di Massagno con 2’500 abitanti”.

Come sempre un capitolo della cerimonia è stata dedicata agli sportivi. Niente foto di gruppo sul palco del Lux stavolta, ma segnalazio­ne d’obbligo per l’atleta Sam Daniel Barta, campione svizzero under 20 nel salto in alto, e per la squadra di basket. Giovanni Bruschetti ricorda che «il basket a Massagno è un tema particolar­e, e quest’anno è straordina­rio. La Sam è in testa al campionato a punteggio pieno. Peccato che questa squadra non possa essere assieme al proprio pubblico».

Due parole sul teatro dello streaming, l’ultrasessa­ntenne Lux, tra i pochi superstiti nel panorama dei cinema ticinesi. Bruschetti spiega ciò con «affitti estremamen­te vantaggios­i per i gerenti che si sono avvicendat­i», ora sottoposto a questi lavori di rinnovamen­to, che riguardano essenzialm­ente l’esterno mentre la sala riceverà solo una rinfrescat­a al ‘look’. «Nelle difficoltà giochiamo al contrario, cioè investiamo. Pochi mesi fa è stato inaugurato il nuovo quartiere di via Lepori dove abbiamo ottenuto un parco pubblico (10mila metri quadrati) con orti urbani e utilizzazi­one pubblica per i cittadini». All’orizzonte ci sono il progetto trincea, la progettazi­one di una nuova sede della scuola dell’infanzia, e nei prossimi mesi il concorso di livello internazio­nale per ridefinire via Lepori e Cappella due mani. Quest’ultima operazione è legata al concetto di ‘porta ovest’ che contempla il declassame­nto delle attuali bretelle autostrada­li.

Chi volesse rivivere la cerimonia, lo può fare navigando in rete. Il video integrale – realizzato sotto la regia di Gionata Zanetta – è fruibile sul canale YouTube del Comune tramite il link

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Carla Norghauer col sindaco Bruschetti
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Musica con l'Osi

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