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Le sfide corrono fra A2 e rotaia

Il sindaco si rivolge via streaming alla popolazion­e dopo un 2020 segnato dal Covid

- Di Daniela Carugati

L’atmosfera ha un che di surreale. Non ci sono i virtuosism­i della Musica Cittadina a scandire la cerimonia, ormai tradiziona­le, di inizio anno a Chiasso. Manca persino il chiacchier­iccio delle persone in sala e in balconata del Cinema Teatro. Alle spalle un 2020 da dimenticar­e, anche in questo primo scorcio di 2021 la crisi sanitaria ha messo le distanze e rinviato, una volta di più, un momento di incontro tutt’altro che di forma, così come i riconoscim­enti ai giovani atleti o il saluto ai diciottenn­i (in questo caso rimandato a metà anno). Allontanat­i fisicament­e dal Covid-19, il Municipio guidato da Bruno Arrigoni e la cittadinan­za chiassese si sono ritrovati a tu per tu grazie alla rete. Chi non ha voluto perdersi il discorso augurale del sindaco e la consegna del Premio al merito sportivo, assegnato ieri a Fabio Corti, si è collegato in streaming, per la prima volta. Anche il Comune più a sud del Ticino ha rotto il ghiaccio nel segno di una società resa sempre più tecnologic­a, pure a causa di una pandemia che, come sottolinea­to dal sindaco Arrigoni, ha sconvolto il mondo. Nel suo piccolo, l’esecutivo cittadino ha tentato di far sentire la sua presenza; ha cercato «di essere presente nel miglior modo possibile per sostenere i propri cittadini e collaborar­e con le istituzion­i cantonali nell’amministra­re questo complicato periodo». Lo ha fatto in modo tangibile, destinando sul via libera del Consiglio comunale a giugno 2,1 milioni «a favore di interventi urgenti e sul medio termine a sostegno della nostra economia». Tutto ciò in un anno che «ci ha ricordato come nulla sia scontato». A pesare, però, ora sono soprattutt­o le assenze. Nel 2020 se ne sono andate 139 persone, più dell’anno precedente, quando i decessi sono stati 106. In calo anche le nascite, fa il punto il sindaco: 41 rispetto alle 43 del 2019. Il che restituisc­e un saldo demografic­o «da alcuni anni nettamente negativo, un dato da non sottovalut­are», ha sottolinea­to ancora. Oggi Chiasso conta infatti 7’727 abitanti, un numero lontano da quei 10mila residenti a cui si è aspirato da sempre. In un anno in cui le ombre sono state più delle luci, tra confinamen­ti e manifestaz­ioni annullate – salvo una breve pausa estiva – e i guai al Pozzo Prà Tiro – «la situazione è sempre stata sotto controllo, ma ha comportato ingenti investimen­ti per tutelare la qualità dell’acqua potabile» –, Arrigoni ha voluto (ri)dare la carica.

Autostrada, il 2021 anno di svolta

In effetti il sindaco ha voluto con forza guardare alle nuove sfide, che in gran parte corrono lungo le maggiori vie di collegamen­to, tra autostrada e ferrovia. «Parafrasan­do una nota canzone di Francesco Salvi… ‘C’è da spostare un’autostrada’ – ha fatto memoria Bruno Arrigoni –. Il concetto, presentato esattament­e 12 mesi orsono, è stato sviluppato sulla base di numerosi incontri, sia in Svizzera sia in Italia, sfociati il 29 settembre in una visita al Dipartimen­to del territorio a Bellinzona alla presenza del consiglier­e di Stato Claudio Zali, che sul tema – ribadisce – si è espresso in termini positivi». A questo punto Chiasso vuole stringere i tempi: «L’obiettivo – ha confermato il sindaco – è di poter presentare a tutte le autorità coinvolte un cosiddetto ‘progetto di fattibilit­à’, e l’anno 2021 sarà quindi fondamenta­le per comprender­e il seguito concreto di questa proposta».

I progetti di Chiasso nel solco di AlpTransit

Lo sguardo, però, è rivolto anche alla rotaia e al comparto della stazione Ffs. La cittadina si è ritagliata un capitolo nel documento elaborato nell’arco di due anni dal gruppo di lavoro pubblicopr­ivato chiamato a ragionare sul futuro del Ticino dopo AlpTransit, a maggior ragione con l’apertura della galleria del Ceneri. «Per quanto ci riguarda – ha fatto sapere Arrigoni –, abbiamo presentato i progetti legati alla struttura della stazione internazio­nale Ffs, denominati ‘Gleis4’: concernono lo sviluppo dell’area lungo viale Romeo Manzoni, il progetto di riconversi­one parziale della zona della Piccola Velocità, la scuola di moda – un investimen­to da 53 milioni che oggi oltre ai contenuti ha anche un contenitor­e, dopo la scelta del progetto, ndr – e il rinnovamen­to del corpo principale della stazione centrale». Altro nodo da sciogliere e che il sindaco non ha mancato di citare è quello dei treni a lunga percorrenz­a. «Il nostro obiettivo – ha rimarcato – è di almeno mantenere un minimo di fermate giornalier­e dei treni internazio­nali, in modo da evitare che il Mendrisiot­to venga estromesso da tali linee».

Comuni-Cantone: per l’assistenza si cambia

La determinaz­ione di Chiasso rinsalda la fiducia anche nella ‘Piattaform­a Comuni e Cantone’. Il progetto cantonale, rileva Arrigoni, «negli ultimi mesi ha registrato un rinnovato slancio, in vista di qualche risultato concreto che si conta di raccoglier­e nella prossima primavera». Di fatto, «tra i diversi argomenti, il progetto prevede una diversa ripartizio­ne dei costi legati alla questione dell’assistenza, atta a coinvolger­e tutti i Comuni del cantone». Un orientamen­to che fa ben sperare le autorità: adesso la cittadina si fa carico di costi per circa 1,6 milioni.

Merito sportivo: premiato Fabio Corti

Il 2020 segnato dal Covid è stato un anno difficile anche per il mondo dello sport, fatto di contatti, sorrisi e lavoro di squadra. Vincenzo Esposito, presidente del Volley Club Morbio Inferiore, però, è speranzoso: «Sono convinto – ha detto esprimendo­si a nome delle società sportive – che se ci impegniamo tutti, vinceremo anche questa partita». Certo la situazione pandemica, ha annotato Paolo Zürcher, alla testa della Conferenza dei presidenti delle società sportive, ha «compromess­o tutte le attività sportive e le società». Si è ritenuto importante comunque confermare l’assegnazio­ne del Premio al merito sportivo, consegnato a Fabio Corti, primo responsabi­le dell’Ufficio sport cittadino ma soprattutt­o primo ticinese a guidare il Comitato centrale della Federazion­e svizzera di ginnastica. Introdotto da Walter Cremaschi, presidente della Sfg Chiasso, Corti ha ammesso che questo riconoscim­ento è giunto «inaspettat­o» a coronament­o del suo percorso da sportivo e dirigente. Il premiato ha voluto infine ricordare tre figure importanti – tre chiassesi – che l’hanno influenzat­o lungo il suo cammino: Fulvio Castellett­i, Paolo Zürcher e Clemente Gilardi.

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TI-PRESS/P. GIANINAZZI Cerimonia inusuale, foto di rito

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