laRegione

Zali confida nell’intesa con la Regione Lombardia

Il Dipartimen­to del territorio risponde all’Astuti

- Di Daniela Carugati

Più dei fondi oggi c’è la fiducia. Su entrambi i lati del confine si fa affidament­o, infatti, sul recupero (quindi l’elettrific­azione) della linea ferroviari­a Como-Lecco. Un progetto che accorcereb­be ancora di più le distanze fra i centri urbani ticinesi e le città lombarde (Como, Varese e Milano), oggi collegati con corse ogni mezz’ora, e allunghere­bbe il raggio d’azione del servizio Tilo. Ad alimentare la speranza ora c’è anche il Dipartimen­to del territorio (Dt), che a fine dicembre ha risposto allo scritto indirizzat­o dall’Astuti, l’Associazio­ne ticinese degli utenti del trasporto pubblico, decisa a perorare la causa. Il Dt diretto da Claudio Zali, del resto, dalla sua ha l’accordo stretto nel 2011 tra la Regione Lombardia e il Canton Ticino e che mira allo “sviluppo del servizio ferroviari­o nella Regione insubrica”. Una intesa, si fa presente nella missiva, che è stata rinnovata giusto nel corso dell’estate con l’intento di “sviluppare ulteriorme­nte l’offerta transfront­aliera in collaboraz­ione con i gestori della rete ferroviari­a e le imprese della lunga percorrenz­a”.

Ecco che nei piani transfront­alieri, ribadisce lo stesso Zali, si inserisce pure la linea R18 Como-Molteno-Lecco. Del resto, il Dipartimen­to crede nelle potenziali­tà del trasporto pubblico lungo il tragitto casa-lavoro anche per coloro che ogni giorno varcano la dogana. In effetti, si sottolinea nello scritto inviato all’Astuti, “fino all’arrivo della pandemia da coronaviru­s, il numero di lavoratori frontalier­i che hanno optato per il mezzo pubblico è costanteme­nte aumentato, e confidiamo che possa presto tornare a crescere”, sullo sfondo la linea Mendrisio-Varese-Malpensa varata nel 2018 e l’apertura a settembre della galleria del Ceneri. A favore della ristruttur­azione della Como-Lecco adesso il Dipartimen­to ha l’impegno della Regione Lombardia, pronta ad “attivare un tavolo tecnico con il gestore della rete nazionale (Rfi), finalizzat­o a definire un piano di aggiorname­nto dell’infrastrut­tura che prevede anche l’elettrific­azione della linea; ciò che consentire­bbe l’esercizio con materiale transfront­aliero interopera­bile”. Il Pirellone, fa sapere Zali, “pur confermand­oci che la richiesta di finanziame­nto di questa infrastrut­tura – si parla di un investimen­to di 78 milioni di euro – non ha per ora ottenuto l’avallo del Ministero dei trasporti italiano, confida che questo progetto possa essere rivalutato dal governo centrale”. Di conseguenz­a, non appena centrato l’obiettivo, Cantone, Regione Lombardia e Rfi “si impegnano a predisporr­e una ipotesi di piano d’offerta integrato per estendere le relazioni S40 fino a Erba e Lecco, portando così a compimento il disegno di rete transfront­aliera integrata lungo l’asse Como-Lecco-Varese".

 ?? TI-PRESS ?? Si aspettano i fondi
TI-PRESS Si aspettano i fondi

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland