laRegione

In aula ci vanno tredici ‘leoni da tastiera’

- M.M.

Tredici ‘leoni da tastiera’, tra cui otto donne, sono stati citati a giudizio dalla Procura di Como per aver diffamato l’onore e la memoria di Carlo Castagna e per avere insultato i figli Pietro e Beppe, familiari di tre delle quattro vittime della strage di Erba dell’11 dicembre 2006, una delle pagine più tragiche dal dopoguerra nel nostro Paese. Carlo Castagna e i due figli nel corso degli anni sono finiti, infatti, nel frullatore degli ‘odiatori’ dei social (oltre che di alcuni servizi televisivi) e inopinatam­ente additati come persone coinvolte nella strage. Fatto per il quale stanno scontando l’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, vicini di casa di Raffaella Castagna. Il procurator­e capo Nicola Parente ha notificato all’amministra­trice della pagina Facebook “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocenti’’ e a dodici commentato­ri della stessa pagina, che nel frattempo è stata chiusa ed è scomparsa dalla rete, una citazione a giudizio davanti al giudice monocratic­o Valeria Costi del Tribunale di Como. Il procurator­e ha ipotizzato definizion­i del procedimen­to con accordi di pena da 1’400 euro di multa a 7 mesi per la responsabi­le del gruppo, che includeva persone tra i 50 e i 75 anni, residenti in località di tutta Italia. L’inchiesta ha preso lo spunto da una denuncia presentata nel 2018 da Pietro e Beppe Castagna, a seguito dei continui attacchi ricevuti via web, frutto della campagna innocentis­ta portata avanti anche da una trasmissio­ne televisiva. Tutto inizia nel maggio 2018, con la morte di Carlo Castagna. Sulla pagina social “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocenti’’, oltre alla notizia della morte dell’uomo che nella strage di Erba aveva perso moglie, figlia e nipotino (la quarta vittima era una vicina di casa), la 54enne amministra­trice comasca, residente a Galbiate, commentava: “Ha perdonato in tutta fretta per tappare la bocca a tutti. Certo che sapeva. Ma non credo fossero gli unici traffici’’. Un post rilanciato dagli altri ‘leoni da tastiera’.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland