‘Abubakar? Qualità importanti’
A margine dell’amichevole con il Chiasso, Jacobacci parla della punta del Lugano
L’attento lettore si sarà subito accorto che leggendo il tabellino balza subito all’occhio come quella di Cornaredo sia stata una partita particolare. Non i soliti due tempi da 45 minuti, ma tre, due da 30 minuti, con in campo i possibili titolari, e un terzo tempo di 35 minuti, nel quale gli allenatori hanno mandato in campo 11 nuovi giocatori.
Ha vinto il Lugano, bravo e cinico a sfruttare al meglio le occasioni da rete, mentre il Chiasso, da parte sua, ha avuto anche alcune buone possibilità. Ma da una parte c’era in porta del Lugano il giovane Soldini, intrattabile, e dall’altra un attacco rossoblù con le polveri bagnate. La partita è stata piacevole, giocata sempre a un buon ritmo, ma condizionata da un terreno da gioco molto duro, con un fondo ghiacciato. Il controllo del pallone, di conseguenza, è risultato spesse volte assai difficile. Dicevamo di Soldini: ottima la sua prestazione a difesa della porta luganese, vista l’assenza di Baumann e Osigwe, tutti e due alle prese con degli infortuni. Per Baumann non dovrebbe trattarsi di niente di grave, per Osigwe, invece, i tempi di recupero saranno più lunghi.
Nelle file dei bianconeri assenti anche Guidotti, ancora infortunato, e Odgaard. Per il danese, in partenza, due le soluzioni: una porta su una pista olandese, l’altra su due squadre italiane interessate a lui. Sull’attaccante così si è espresso il tecnico luganese Jacobacci al termine della partita: «Personalmente mi spiace per la sua partenza, il ragazzo ha delle qualità importanti, io non penso che sia stato bocciato perché non sa giocare al calcio, anzi ha delle qualità. L’inserimento non è stato quello giusto, forse ci sono pure delle colpe nostre o anche sue. Lui ha un ottimo carattere, forse un po’ chiuso, ma non sempre si riesce a esprimere tutte le proprie caratteristiche. Peccato».
In partenza Odgaard, in arrivo il 23enne ghanese Asumah Abubakar, attuale giocatore del Kriens, che oggi dopo le visite mediche e fisiche si allenerà la prima volta con i suoi nuovi compagni. Su di lui Jacobacci: «Già quest’estate eravamo interessati a lui, poi non è stato possibile averlo. In questi giorni abbiamo ripreso le trattative, sono molto contento che questo giocatore sia arrivato a Lugano, ha delle qualità importanti, potrà aiutarci nell’aspetto offensivo. Si fa valere nella corsa, nel palleggio, “vede” bene la porta. Le reti segnate sono un bel biglietto da visita. Poi anche caratterialmente non avrà difficoltà ad ambientarsi nel nostro gruppo».
Solo due settimane di preparazione prima di affrontare la partita di recupero a Sion. «Sono contento della prima settimana sul campo – spiega Jacobacci –, durante la quale si è lavorato molto bene e poi di questa partita con il Chiasso, l’unica che faremo. Chiaro, ci auguriamo tutti di continuare sulla striscia positiva del 2020. Abbiamo da affrontare due partite difficili, a Sion non è mai semplice ottenere un risultato positivo e poi i campioni svizzeri dello Young Boys, a Cornaredo, dove ci faremo valere».
Sulla sponda rossoblù in campo subito i due nuovi acquisti, il difensore Delli Carri e l’attaccante Manicone, due vecchie conoscenze del clan chiassese. «Ambedue hanno ancora un deficit con la condizione fisica – le parole del tecnico Baldo Raineri –. Manicone sta un po’ meglio di Delli Carri. Tutti e due devono lavorare ancora duramente, come d’altra parte tutta la squadra. Nel ritiro italiano abbiamo fatto delle ottime cose. Ci sono ancora due settimane prima dell’inizio del campionato e sono fiducioso. Con il Lugano è stato un buon galoppo d’allenamento, contro una buona squadra. Il campo non ha aiutato nessuno, ma in gennaio e febbraio ci capiterà spesso di giocare su terreni difficili, dobbiamo essere pronti a tutte le situazioni. Adesso ci aspettano due belle amichevoli, contro squadre top della Super League, martedì 12 a Berna con lo Young Boys e sabato 16 in trasferta con il Basilea. Saranno dei test molto indicativi». Mercato chiuso? «Per questo dovete chiedere al direttore generale Nicola Bignotti».