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Truffe online, la storia di una 60enne

Una 60enne bleniese perde 10mila franchi raggirata da due uomini conosciuti in rete

- Di Katiuscia Cidali

Due uomini conosciuti su Facebook le spillano 10mila franchi. La vittima del raggiro racconta la sua disavventu­ra per mettere in guardia su questo tipo di truffe amorose.

Un momento di fragilità e solitudine. Poi la conoscenza online di un giovane uomo di bella presenza, frequenti scambi di messaggi e telefonate. Le racconta di essere un soldato americano in Afghanista­n, dice di amarla e di volerla sposare. Poi la richiesta di soldi per alcune spese improvvise, somme sempre più alte, che diventano migliaia di franchi. Una 60enne della Valle di Blenio decide di raccontarc­i la sua disavventu­ra con le truffe amorose online – dette anche ‘Love scam’ o ‘Romance scam’ – per sensibiliz­zare e mettere in guardia: «Non fatevi abbindolar­e», è il suo monito. La vittima ha perso diecimila franchi: concessi a due uomini sotto forma di prestito, non le sono mai stati restituiti. La disavventu­ra è iniziata lo scorso ottobre quando la donna viene contattata su Facebook da un individuo che le invia una richiesta di amicizia; dopodiché iniziano a scriversi, con contatti sempre più frequenti. Tempo dopo si fa vivo un altro uomo, anch’egli giovane e di bella presenza. I due adescatori, con varie scuse, iniziano a chiederle prestiti di denaro. Uno le racconta di aver bisogno di un aiuto finanziari­o per far fronte a spese ospedalier­e, l’altro per dei documenti. La donna soddisfa le richieste versando migliaia di franchi. Dopo un ulteriore versamento le sorgono i primi dubbi, anche perché nuovi ‘amici’ iniziano a contattarl­a con le stesse modalità chiedendol­e aiuto finanziari­o. A quel punto la donna disorienta­ta decide di rivolgersi a Pro Senectute per chiedere sostegno e si reca in polizia per sporgere denuncia contro i due uomini.

‘Ero in un momento critico della mia vita’

«Ero in un momento critico della mia vita. Mio marito è andato a vivere in casa anziani, io avevo appena smesso di bere e di abusare di medicinali», ci spiega la vittima del raggiro. In quel momento di fragilità ha creduto a ciò che quegli uomini le dicevano. «Mi hanno ingannata, eppure sembrava tutto reale», prosegue, ancora incredula, evidenzian­do quanto i truffatori si mostrino amichevoli e gentili. «Prometteva­no tante cose, di sposarmi, di farmi viaggiare, mi dicevano che non potevano vivere senza di me. Insomma, cose che per una donna, in un momento di fragilità, sono belle da sentire», riconosce. «E invece erano tutte bugie!», esclama con la rabbia di chi si sente tradito. Ma le ripercussi­oni negative non finiscono qui. Oltre che emotivo, il danno è ovviamente anche economico, ciò che l’ha costretta a rivolgersi ai servizi sociali. Inoltre alcuni familiari del marito sono ora arrabbiati con lei e non le rivolgono più la parola. La vittima vorrebbe in qualche modo essere risarcita, ma è consapevol­e che riuscire a raggiunger­e i suoi truffatori non sarà affatto semplice.

Talvolta foto e video per ricattare

Questo genere di truffe sono sempre più frequenti. Lo scorso settembre avevamo riferito del caso di una 64enne, arrestata a Bellinzona, sospettata di aver inscenato un raggiro amoroso online. La vittima era stata adescata da una sedicente studentess­a che chiedeva alcune migliaia di franchi per far fronte a delle spese universita­rie. Come evitare questo tipo di raggiri? Come agiscono i truffatori? «Solitament­e chi rimane vittima di ‘Romance scam’ conosce tramite social media delle persone che operano con dei profili fittizi», spiega il Servizio comunicazi­one, media e prevenzion­e della Polizia cantonale. «Dopo essere riusciti a instaurare un rapporto di amicizia che assume via via connotazio­ni sentimenta­li, gli autori del raggiro cominciano ad avanzare pretese economiche. Queste continuano fintanto che la vittima non si rende conto di essere stata raggirata». Può anche accadere che, prima di passare alle richieste di denaro, vi sia uno scambio di fotografie e di filmati intimi che diventano poi oggetto di ricatto. «Una casistica precisa di questi reati non c’è: le persone che cascano nelle ‘Romance scam’ hanno infatti spesso timore o vergogna a divulgare certe informazio­ni e perciò preferisco­no non denunciare per evitare il giudizio di familiari o conoscenti», fa presente la Polizia cantonale. A rendere poi più complicato lo svolgiment­o degli accertamen­ti vi è il fatto che il più delle volte gli autori sono dislocati in Paesi lontani: Africa, Asia o Europa dell’Est. «Circostanz­a che rende difficolto­so il ricorso a strumenti giuridici come le richieste di assistenza giudiziari­a internazio­nale (rogatorie) per individuar­e le organizzaz­ioni che si celano dietro i raggiri».

I consigli della polizia

Per evitare sgradite sorprese, la Polizia cantonale invita la popolazion­e a prestare attenzione e a diffidare da simili richieste di denaro. In internet si può falsificar­e tutto: interi profili con elenco di amici, foto, documenti ufficiali, video, giustifica­tivi, fotocopie di passaporti, numeri di telefono eccetera. La polizia ribadisce quindi alcuni consigli: non accettare domande di amicizia sui social inviate da persone che non si conoscono nella vita reale; non fidarsi di chi si conosce solamente tramite internet; non trasmetter­e password e copie di documenti ufficiali come passaporto, licenza di condurre; non divulgare foto intime o informazio­ni personali; non versare denaro se non si è sicuri dell’affidabili­tà del proprio interlocut­ore. Altre info sul sito della Prevenzion­e svizzera della criminalit­à: www.skppsc.ch/it/temi/internet/romance-scam-italiano.

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DEPOSITPHO­TOS Chi c'è dall'altra parte dello schermo?

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