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Chiesti provvedime­nti più efficaci

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L’appello è chiaro: sensibiliz­zare verso l’adozione di provvedime­nti più efficaci per la lotta alla pandemia. ‘La protesta dei camici bianchi’ organizzat­a ieri dall’Ordine dei Medici del Canton Ticino (Ocmt) ha trovato molti sostenitor­i. I primi ‘camici bianchi’ sono comparsi già in mattinata all’esterno degli studi medici. L’appello lanciato lunedì invitava a esporre, dalle 14, un camice bianco all’esterno di balconi e finestre degli studi medici. Alla stessa ora i medici ospedalier­i hanno osservato un minuto di astensione dal lavoro. Franco Denti, presidente dell’Ocmt si è detto soddisfatt­o e commosso per il successo dell’iniziativa sul territorio e spera che oggi “il Consiglio federale e/o il Consiglio di Stato rispondano alle richieste da parte del mondo sanitario”. L’iniziativa, che incontra il largo consenso da parte dei medici sul territorio, è stata sostenuta dai medici ospedalier­i dell’Eoc, della Clinica Moncucco e dall’Asmact, Associazio­ne dei medici assistenti e capi clinica del Canton Ticino.

A esprimere solidariet­à ai medici e ai sanitari anche il Movimento per il socialismo (Mps) che critica “l’atteggiame­nto attendista, che dura ormai da mesi, in particolar­e del Consiglio di Stato che, ancora ieri nel suo comunicato, ha ribadito la propria volontà di non volersi discostare dalle decisioni federali, pur essendo la situazione cantonale sicurament­e una delle più problemati­che in Svizzera”.

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TI–PRESS La protesta dei camici bianchi

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