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Cimitero del Piano qualcosa si muove

A breve il credito per una sistemazio­ne più decorosa del sedime dell’ex camposanto

- Di David Leoni

Che ne sarà dell’ex cimitero del Piano di Brissago? Quale sarà il futuro di questo sedime di circa 4mila metri quadrati situato in una zona pregiata del paese, a monte della strada che attraversa il borgo di confine? Quali progetti ha, al riguardo, il Municipio? Del tema si sta occupando, di questi tempi, in particolar­e il municipale socialista Ivo Storelli, da noi raggiunto: «Proprio lunedì come Municipio abbiamo licenziato un messaggio al riguardo – attacca il vicesindac­o –. La nostra prima intenzione è quella di ridare, al sedime, un po’ di decoro.

La presenza di un cantiere consentirà di ridurre i costi

Approfitta­ndo della presenza di un cantiere lungo la strada, vorremmo incaricare l’impresa edile di completare la rimozione delle ultime murature e di ciò che resta delle cappelle. L’aspetto attuale del fondo non è infatti certo un bel biglietto da visita. Dopodiché occorrerà togliere i vincoli attuali e procedere con una nuova pianificaz­ione. Il tutto, ovviamente, d’intesa con il Cantone». Un lavoro che permetterà, tra l’altro, di recuperare e riciclare quei materiali pregiati come la pietra naturale per un loro riutilizzo in opere pubbliche comunali. L’intervento previsto consentirà, infine, di eliminare la differenza di livello dei terrazzame­nti e, grazie all’asfalto riciclato dall’intervento in atto lungo la strada cantonale, di sistemare il fondo in modo tale da impedire che vi crescano erbacce e piante infestanti. Non da ultimo il marciapied­e antistante sarà risistemat­o. L’investimen­to si aggira sui 300mila franchi e risulterà contenuto proprio grazie alla presenza del cantiere per la sostituzio­ne delle condotte idriche sotto la strada.

Una soluzione provvisori­a in attesa dei progetti futuri

«A distanza di tre anni dalla traslazion­e delle salme nel Cimitero di Ponte (tra queste anche quella di Narciso Bazzi, il cameriere che perse la vita nel naufragio del Titanic nel 1912, ndr) – prosegue il municipale – questo sedime, che giace in uno stato di abbandono certamente poco dignitoso, ritroverà un aspetto estetico più rispettoso agli occhi della cittadinan­za. Si tratta di un primo passo. Poi, ripeto, studieremo una nuova destinazio­ne che consenta di rivedere e riorganizz­are l’intero comparto». Di idee e proposte ve ne sono parecchie, ma il vicesindac­o non vuole sbilanciar­si. «Intanto il messaggio licenziato dovrà essere preavvisat­o dalle commission­i edilizia e gestione. Dopodiché se ne discuterà sicurament­e all’interno dei gruppi politici. Il Cantone valuterà se la modifica a Pr da noi sottoposta­gli è accettabil­e. Il nostro primo passo termina qui. C’è anche un problema di costi, a monte: una soluzione anche provvisori­a che non sia troppo gravosa per le casse comunali, in attesa di un progetto forte, ci sembra la soluzione più opportuna. È prematuro parlare ora di grandi opere, sarà compito della prossima amministra­zione indirizzar­e le scelte». Ricordiamo che, negli ultimi anni, numerose sono state le proposte avanzate dai vari schieramen­ti politici: si va dalle case sussidiate all’autosilo, passando per la creazione di un parco verde con uno spazio dedicato alla memoria dei cittadini illustri del borgo di confine, su su fino alla creazione di un orto urbano condiviso a disposizio­ne della cittadinan­za.

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Il primo passo sarà quello di dare all'area un aspetto più ordinato

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