laRegione

Il Plr punta al terzo municipale

Elezioni comunali, confermata la squadra con Cavadini e Maffi. Bordate al Ppd.

- Di Daniela Carugati

Per il Plr di Mendrisio non è (solo) questione di campagna elettorale. ‘È Mendrisio’ ogni giorno e non solo durante la corsa verso le elezioni comunali, si ammicca dal manifesto che restituisc­e un collage dei candidati all’esecutivo. La donna e gli uomini che danno un volto alla squadra che mira al Municipio non sono cambiati. E anche la strategia è rimasta la stessa. Un anno dopo, di mezzo la pandemia e il rinvio del voto (al 18 aprile prossimo), il gruppo che oggi in Città vanta il sindacato è rimasto fedele a sé stesso. Consapevol­e di dover difendere i posti occupati dal sindaco Samuele Cavadini e dal municipale Samuel Maffi. L’obiettivo della Sezione, del resto, è quello di consolidar­e le proprie posizioni tanto al tavolo dell’esecutivo che fra i banchi del Consiglio comunale. A essere straniante è, semmai, la distanza che ha messo il Covid-19: l’assemblea del 2020 aveva affollato l’aula magna delle scuole comunali di Rancate, il plenum straordina­rio del 2021 va via Zoom.

A distanza, ma battaglier­i

«È un po’ che non ci vediamo di persona», esordisce il presidente sezionale Tiziano Calderari. Una vicinanza fisica che manca, ma che non ha allontanat­o i militanti del Plr dall’appuntamen­to assemblear­e: ieri sera, mercoledì, erano una settantina a far parte della comunità digitale; tra loro anche il presidente cantonale Alessandro Speziali e la presidente distrettua­le Sonia Meier, che da fresca vicepresid­ente cantonale è pronta a fare da ponte per dare voce alla regione. L’essere virtuali non ha impedito, del resto, a Calderari di perorare la causa liberale radicale, ma soprattutt­o di lanciare una bordata all’indirizzo del partito di maggioranz­a relativa, il Ppd. «Nell’arco di una legislatur­a – esplicita il presidente – hanno cambiato l’intera rappresent­anza e tre volte il responsabi­le delle finanze – l’esecutivo è mutato per i suoi sei settimi, ndr –. Ciò che ha messo in difficoltà il Municipio. Hanno avviato persino una azione di opposizion­e, sfruttando la pandemia a fini politici. Per contro il Plr ha garantito continuità e proposto temi concreti», rintuzza. Quella concretezz­a legata alla quotidiani­tà locale invocata anche dal presidente cantonale Speziali.

Il sindaco: ‘Dovremo essere resilienti’ D’altro canto, come ha fatto bene presente il sindaco Samuele Cavadini, quello alle spalle è stato un anno alquanto travagliat­o. Prendere delle decisioni, insomma, non è stato semplice. «Ci siamo riusciti, portando avanti una serie di progetti». Cavadini è consapevol­e che la campagna che li attende non sarà facile; che richiederà pure nuovi modi di comunicare. «Dovremo – esorta – essere resilienti, cavalcando il cambiament­o». Un cambiament­o inteso, fra le righe, non di persone, bensì di approccio alla realtà segnata dal Covid. Le riflession­i richiamate da Cavadini sono almeno due. «La prima – spiega – riguarda la pianificaz­ione del territorio che vogliamo immaginare. Ci vorrà, infatti, un cambio di rotta e il coraggio di pensare a qualcosa di diverso. La seconda richiama la situazione socio-economica. Siamo entrati, in effetti, in un nuovo paradigma, che comporterà discussion­i anche accese. Dovremo porre attenzione a fragilità acuite dalla pandemia”.

Maffi: ‘Ripartirem­o dall’Anno zero’

Ad andare ulteriorme­nte al sodo ci ha pensato il municipale in carica Samuel Maffi. «Quando usciremo da questa pandemia saremo all’Anno zero. Dovremo tirare la cinghia – chiarisce –. Di conseguenz­a i futuri sette municipali dovranno mostrare la capacità di trovare un patto per uscire dalla crisi. Darò una brutta notizia, ma molto probabilme­nte il moltiplica­tore sarà rivisto al rialzo. Sarà nostro compito, quindi, far sì che l’aumento sia contenuto, cercando l’equilibrio e favorendo un dialogo con la Destra e la Sinistra», ribadisce il municipale uscente.

Si sogna il terzo municipale Motivazion­i più che sufficient­i, quelle lanciate da sindaco e municipale, a spronare la squadra, che appare compatta. «Si tratta – conferma il presidente Calderari – di una lista ancora più forte e responsabi­le dell’anno scorso: tutti hanno riconferma­to la loro disponibil­ità». A dar man forte a Samuele Cavadini e Samuel Maffi saranno Massimo Cerutti, Beatrice Engeler, Daniele Fumagalli, Matteo Lordelli e Marco Tela, tutti agguerriti. Questa rosa di candidati, d’altra parte, crede nella possibilit­à di riaffermar­e i suoi seggi e persino di poter ambire a fare tris in Municipio. Una rosa che l’assemblea digitale ha fatto sua all’unanimità. Calderari, svela, punta a fare del Plr il primo partito di Mendrisio, anche se occorre procedere un «passo alla volta». Nicola Rezzonico, consiglier­e comunale uscente, osa di più; e fa capire che bisogna crederci. «Dobbiamo puntare al terzo municipale, abbiamo i numeri per farlo», si sbilancia. La sensazione, certo, è che l’elezione sarà ‘tirata’. Il diktat, come ha ricordato il capogruppo Giovanni Poloni, è dunque “non regalare voti fuori lista”.

Promossa altresì a pieni voti pure la lista per il Consiglio comunale, forte di 60 candidati – «con nuovi innesti», un numero significat­ivo di donne e parecchi giovani – e rappresent­ativa di tutti i Quartieri, decisa a far crescere il numero di esponenti del legislativ­o (17 i consiglier­i uscenti).

Un programma in tre punti

Quali sono gli argomenti con i quali si intende centrare il risultato? Sono stati sintetizza­ti sullo schermo in tre punti: lavorare per “un Comune moderno, polo regionale che deve saper consolidar­e la propria crescita”; favorire il “dialogo fra istituzion­i e cittadini, fra Comune e Quartieri”; e “migliorare la qualità di vita sull’intero territorio, avendone cura e pianifican­do con lungimiran­za”. Un programma, ha chiosato Calderari, oggi «ancora più vero e che fa leva su socialità, scuola e sanità – l’attenzione è sul destino dell’Obv e la sua Maternità, ndr –, temi che hanno acquisito maggiore importanza e forza».

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TI-PRESS Squadra vincente non si cambia

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