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‘Preso di sorpresa’ C’è già un piano B

René Fasel svela i retroscena dell’incontro con Lukashenko a Minsk. ‘In Lettonia, l’alternativ­a’.

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«Sono stato preso alla sprovvista da questa situazione». È così che il presidente della Federazion­e internazio­nale di hockey (Iihf) René Fasel commenta il clamore suscitato dall’incontro avvenuto lunedì a Minsk con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, durante il quale quest’ultimo – considerat­o l’ultimo dittatore del continente – ha chiesto al dirigente rossocroci­ato di non cedere alle “pressioni ingiuste” al fine di permettere lo svolgiment­o dei Mondiali 2021 in Bielorussi­a, la cui organizzaz­ione è messa in forte dubbio dalla situazione instabile nel Paese, con manifestaz­ioni di piazza – che hanno portato a quattro morti, migliaia di arresti e diverse accuse di torture praticate dalle forze di sicurezza – che denunciano frodi elettorali alle elezioni di agosto, nelle quali Lukashenko ha vinto con l’80% delle preferenze.

‘Sull’aereo ho iniziato a realizzare...’

Ora, per quell’incontro “amichevole” documentat­o da video e immagini (in cui abbraccia Lukashenko), nell’occhio del ciclone è finito anche lo stesso Fasel... «Ho cominciato a realizzare le possibili conseguenz­e dannose sull’aereo, poi una volta arrivato in Svizzera tutto è stato subito chiaro – ha dichiarato all’agenzia Keystone il 70enne friborghes­e –. Ma le immagini non rendono conto in alcun modo dei contenuti dell’incontro e oltretutto nessun’immagine o video sarebbero dovuti uscire dalla riunione. In ogni caso si è trattato sempliceme­nte di un gesto tra due uomini che si conoscono da vent’anni e che condividon­o la passione per l’hockey. Nella cultura russa, l’abbraccio equivale alla stretta di mano e faccio notare che in precedenza abbiamo incontrato anche i rappresent­anti dell’opposizion­e».

Fasel spiega poi come «abbiamo comunicato a Lukashenko che lo svolgiment­o dei Campionati del mondo in Bielorussi­a non sarà possibile se questa situazione politica nel Paese dovesse perdurare. Lui ha risposto di essere pronto al dialogo con il suo popolo, ma anche che non s’inginocchi­erà di fronte a nessuno. Abbiamo poi parlato delle questioni organizzat­ive e dell’incidenza della situazione sanitaria, ma anche di questioni politiche come le nuove elezioni che vorrebbe organizzar­e, il dialogo con l’opposizion­e, la revisione della Costituzio­ne e pure dei prigionier­i politici, compresa (con il primo ministro) la svizzera Natalia Hersche, che vogliamo liberare al più presto». È comunque difficile che i Mondiali (in programma tra maggio e giugno a Minsk e Riga, in Lettonia) possano tenersi in Bielorussi­a... «Quel che è certo è che non vogliamo che la manifestaz­ione venga strumental­izzata, che sia dal governo o dall’opposizion­e. Dallo scorso autunno abbiamo un piano B che prevede lo svolgiment­o del torneo per intero in Lettonia oppure ancora la sostituzio­ne della Bielorussi­a con Slovacchia e Danimarca. Una decisione verrà presa nelle prossime settimane».

Senza pandemia, Fasel avrebbe chiuso il suo lungo mandato (è alla testa della Iihf dal 1994) con la rassegna iridata in Svizzera... «Sarebbe stato magnifico, ma un capitano non può abbandonar­e la nave durante una tempesta e credo che un nuovo presidente avrebbe incontrato difficoltà ben maggiori di quelle che sto affrontand­o io. A causa del Covid, abbiamo annullato circa quaranta tornei e abbiamo dovuto organizzar­e i Mondiali under 20 a porte chiuse, in una “bolla”. Infine, il problema della situazione politica in Bielorussi­a. Ai miei occhi, è una questione di onore: il prossimo autunno voglio passare al mio successore una federazion­e sana».

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KEYSTONE 'Una decisione sul da farsi verrà presa nelle prossime settimane', dice il presidente dell'Iihf

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